L'irruzione sulla scena politica di Italia Viva potrebbe, nel tempo, alterare qualche equilibrio all'interno del Parlamento. Il partito di Matteo Renzi continua a far parte della maggioranza giallorossa, ma sono in tanti a prevedere che, prima o poi, gli equilibri possano saltare e l'ex premier possa arrivare ad avere numeri che, nelle camere, rischierebbero, qualora lo volesse, di mettere in difficoltà l'attuale governo. A fronte, perciò, di parole che vedono Renzi confermare l'idea di una legislatura destinata a durare fino al 2023, ogni dichiarazione che mette in discussione Giuseppe Conte rischia di fare rumore.

Persino se questo avviene in proiezione futura. E' ad esempio il caso di Teresa Bellanova, attuale Ministro per le Politiche Agricole che, da ospite de L'aria che tira, ha parlato in toni poco entusiastici di quella che è, al momento, la Manovra finanziaria per il 2020 e del fatto che potrebbe essere il momento di avere un premier donna in Italia.

Bellanova non è entusiasta della Manovra

Chiamata a dire se, come il Presidente Conte, lei si senta o meno orgogliosa della Manovra economica, risponde in maniera sincera: "Abbiamo fatto un buon lavoro. Orgogliosa mi pare eccessivo. Dobbiamo puntare a migliorarla nel percorso parlamentare e dobbiamo lavorare perché la prossima sia ancora più di sostegno alla ripresa del nostro Paese.

L'emergenza che ha il nostro Paese si chiama lavoro e si risponde facendo ripartire l'economia". Ed è chiara anche nell'opinione sui Cinque Stelle: "Abbiamo delle differenze ed è bene nel rispetto reciproco sapere dove trovare la mediazione".

Per la Bellanova c'è necessità di politica al femminile

Il Ministro si è poi espressa sul ruolo che le donne dovrebbero avere in politica.

"Vogliamo davvero una politica anche al femminile - ha detto Teresa Bellanova - Vogliamo il pensiero femminista, elaborato dalle donne negli ultimi decenni che deve stare dentro le istituzioni e la politica".

"Troppo testosterone - ha proseguito - in politica, troppi maschi che pensano di utilizzare le donne. Magari li mettono negli organismi e poi quando si tratta di fare una trattativa per il governo le mettono da parte".

Il Ministro, inoltre, ha manifestato un punto di vista chiaro rispetto alla possibilità o meno che l'Italia sia pronta per un primo ministro al femminile: "Io credo che se l'approccio è quello di riconoscere il pensiero e la qualità delle donne, noi siamo pronte. Quando si sceglie un uomo può anche essere mediocre, quando si sceglie una donna deve essere necessariamente un'eccellenza. Ci sono tante donne che potrebbero svolgere questa funzione. Questo è un tema con cui la politica deve fare i conti".