Sono ore e giorni particolarmente caldi perché attorno alla questione "legge di Bilancio 2020" si annidano diverse questioni. Tra questi c'è sicuramente il tema Pensioni e Quota 100. È noto che il governo abbia già scelto di far andare ad esaurimento la misura opzionale e previdenziale alla fine del 2021, lasciandola dunque in vigore per il prossimo biennio. Tuttavia, compatibilmente con quelle che sono le esigenze della manovra finanziaria, potrebbero esserci delle modifiche che sarebbero allo studio da parte dell'esecutivo. C'era chi, ad esempio, aveva ipotizzato che, per assicurare un risparmio alle casse dello Stato, si sarebbe potuto prolungare di tre mesi il periodo di attesa prima di percepire il primo assegno.

Attualmente le scadenze sono di tre mesi per chi ha un impiego privato, sei per i pubblici impiegati. Ad esprimersi sulla questione è stato il presidente Giuseppe Conte che, da Avellino, ha fatto sapere di essere in costante contatto con chi si sta occupando sulla questione, assicurando che il governo si sta impegnando a trovare delle soluzioni.

Conte rifiuta ricostruzioni dei giornali

Non è un mistero che Quota 100 rappresenti una misura che sia stata partorita da forze politiche diverse dal Partito Democratico. Questo si traduce nel fatto che, probabilmente, oggi i dem la abbiano molto meno a cuore dei grillini. Tuttavia, è stato lo stesso Ministro Gualtieri, pur contestandone la portata dell'investimento e l'opportunità, ad annunciare che sarà fatta andare ad esaurimento senza eliminarla.

E il premier nell'intervista rilasciata a La 7, riguardo al clima presente all'interno del governo in funzione della legge di bilancio, ha voluto sottolineare l'armonia. "Sono andato - ha rivelato - a dormire all'alba. Il clima di lavoro è buono". Senza mezzi termini ha detto di non essere affatto felice del fatto che i giornali stiano descrivendo le direzioni politiche da intraprendere come un qualcosa che viene fuori dalla prevalenza del Pd o del M5S su un tema o su un altro.

"Se posso permettermi - ha evidenziato - è un'impostazione completamente sbagliata" "Se pensate - ha proseguito - questa manovra sia la sommatoria di premure di una forza politica rispetto all'altra. Questo governo ha un progetto politico unitario e io ne sono garante".

Conte vago su Quota 100

Proprio Quota 100, almeno in teoria, potrebbe rappresentare uno di quei campi in cui il Movimento Cinque Stelle potrebbe far sentire la propria voce.

Conte, però, parlando in generale sembra escludere questa possibilità: "Non parliamo per blocchi sociali, sono garante che questa manovra sia nell'interesse di tutti".

Su Quota 100, però, le sue dichiarazioni nello specifico: lasciano aperte diverse strade: "Non voglio illudere, è una di quelle manovre su cui stiamo lavorando".