Puntata a dir poco scoppiettante quella del talk show di La7 DiMartedì, andata in onda l’8 ottobre scorso. Ospiti principali del conduttore Giovanni Floris sono stati Luigi Di Maio e Matteo Salvini, rispettivamente leader di M5S e Lega. I due, però, non si sono scontrati direttamente, ma sono stati sottoposti, soprattutto nel caso del capitano leghista, al fuoco di fila delle domande dei giornalisti presenti. Salvini, nello specifico, se l’è dovuta vedere, oltre che con il padrone di casa, anche con Concita De Gregorio e Aldo Cazzullo, i quali hanno cominciato a tempestarlo di domande sulla vicenda Russiagate, accusandolo apertamente di non voler rispondere agli interrogativi che gli venivano posti.

Salvini naturalmente non è rimasto in silenzio, ma ha contrattaccato spiegando che sono mesi ormai che si va avanti con “questo pippone sulla Russia”.

Concita De Gregorio incalza Salvini sul Russiagate

L'intervista a Matteo Salvini, andata in onda in diretta a DiMartedì, la comincia la giornalista di Repubblica Concita De Gregorio. “Chi dei due mente tra lei e Savoini? - domanda a bruciapelo in riferimento al Russiagate - La procura ha in mano un cellulare e molti si chiedono se lei non abbia paura di quello che c’è dentro. La sede dell’associazione Lombardia-Russia è accanto a quella della Lega, quindi fate affari insieme. È Savoini che ha fatto fesso lei o viceversa?”. Salvini risponde immediatamente dicendosi ironicamente “terrorizzato” dalla vicenda.

“Affari li farà lei - rigetta poi la palla nel campo della De Gregorio - conosco Savoini come persona seria. Se mi portate le prove io dico che ha sbagliato ma stiamo parlando del nulla da mesi. Secondo lei io vado in Russia a chiedere 60 milioni di dollari per contrabbandare petrolio? Ma per chi mi avete preso? - si indigna il leder della Lega - Ho tanti difetti ma non ho bisogno di andare a chiedere l’elemosina all’estero.

Queste erano cose che faceva il Pci negli anni passati. È un anno che andate avanti con questo pippone sulla Russia. Io penso che gli italiani si interessino di tasse, lavoro e pensioni”.

Floris attacca il leader della Lega: ‘Non ci prenda in giro’

Insomma, come già accaduto innumerevoli volte nel recente passato, Salvini respinge al mittente le accuse di essere un corrotto che incassa rubli da Mosca.

Ma ad Aldo Cazzullo evidentemente queste giustificazioni non bastano. “Non è una nostra fissazione - punta il dito la penna del Corriere della Sera - lei sa benissimo che i rapporti con la Russia e con gli Usa sono al centro della nascita del nuovo governo. Conte nel famoso discorso in cui le era seduto a fianco in parlamento le rinfacciò una serie di cose, come il fatto di averlo mandato a parlare al posto suo tacendogli informazioni importanti per i rapporti internazionali dell’Italia. Quali sarebbero queste informazioni? Lei sta sfuggendo, per questo stiamo parlando del nulla, non è il modo di rispondere alla domande”. Accuse pesantissime alle quali Giovanni Floris aggiunge pure un carico.

“Noi siamo giornalisti e domandiamo quello che ci pare, poi lei può anche non rispondere. Però non ci prenda in giro sulle domande che le facciamo”. Il leader della Lega, nonostante, la raffica di domande, riesce però a difendersi contrattaccando.