La giornalista Lilli Gruber, nel corso del suo programma Otto e Mezzo in onda su La7, incalza sempre con fermezza e ironia gli ospiti in studio, e cerca di mettere in difficoltà tutti. Anche per questo sono frequenti i battibecchi in diretta televisiva, come nelle ultime settimane con Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Vittorio Sgarbi. La giornalista, ex conduttrice del Tg1, ha attirato su di sé molte antipatie, al punto che sul sito Change.org è stata lanciata una petizione per mandar via Gruber dal programma.

La petizione contro Lilli Gruber

Sul sito Change.org è stata lanciata una petizione online per mandare via da Otto e Mezzo la giornalista Lilli Gruber: la giornalista, che prima lavorava in Rai, ha attirato su di sé non poche antipatie per la sua condotta solerte, e per il modo in cui punzecchia gli ospiti durante il suo programma tv Otto e Mezzo.

Ora contro di lei arriva addirittura una petizione, il cui valore giuridico è pressoché nullo, ma che rappresenta comunque, nel caso le adesioni diventino tante, un segnale da non sottovalutare.

Nel testo si legge che Gruber, non essendo in grado di fare il suo lavoro in modo imparziale ed equo, conduce uno stile di giornalismo "fazioso e strumentale all'agenda politico-finanziaria neoliberista". Oltretutto offenderebbe i suoi ospiti, in modo da poter avere uno spazio televisivo considerevole sugli spazi di La7. Si legge inoltre che, in una puntata recente, Gruber ha offeso un ministro della repubblica, molto probabilmente Salvini, "con la tecnica del body shaming".

La rimozione di Gruber

Nella petizione si sostiene che la giornalista potrebbe essere "strumentale ad alcuni poteri antidemocratici" e si sostiene che in passato ha consentito all'ex premier Monti "di mentire sulla sua identità di massone", e non avrebbe consentito un contraddittorio a Gioele Magaldi, che aveva denunciato questa appartenenza alla loggia massonica.

La richiesta dell'autore della petizione è che Gruber sia rimossa dalla conduzione di Otto e Mezzo, e al suo posto dovrà esserci "qualcosa di nuovo ed informativo". La petizione, sostenuta da Movimento Roosvelt, che si definisce come un movimento politico meta-partitico, non ha avuto finora moltissime adesioni, ed ha raccolto poco più di 400 firme.

Ultimo battibecco di Lilli Gruber

Pochi giorni fa l'ultimo battibecco di Lilli Gruber è stato con Vittorio Sgarbi, la cui presenza in televisione non passa mai inosservata: Sgarbi commentando la riforma del taglio dei parlamentari ha parlato di "stupro" del parlamento da parte del MoVimento Cinque Stelle. E poi ha iniziato ad attaccare anche Beppe Grillo, menzionando la vicenda che riguarda il figlio, che è indagato per stupro ai danni di una ragazza, che a suo avviso non ha lo stesso risalto mediatico del figlio di Salvini a bordo della moto d'acqua della polizia.

Oltretutto Sgarbi sostiene come il M5s ed il Pd siano insieme per coprire la vicenda del figlio di Grillo, attraverso il ministro della Giustizia. Gruber, visibilmente sorpresa, ha sottolineato come le due cose non c'entrino nulla, ma Sgarbi ha protestato vivamente: "C'entrano eccome".