Matteo Renzi, da quando è uscito dal Partito Democratico, non ha mancato di tirare qualche frecciata alla maggioranza. Tra i suoi bersagli c'è stato anche il Presidente del Consiglio. Il leader di Italia Viva ha invitato il premier a rinunciare alla delega ai servizi segreti affidandosi ad un professionista della materia, ma soprattutto a relazionare davanti ad un organo del Parlamento sul Copasir su un presunto incontro tra il Ministro della Giustizia Usa William Barr e l'intelligence italiana. Un retroscena rivelato dall'inchiesta attualmente in atto sul cosiddetto Russiagate e sulle ingerenze sulla campagna elettorale americana tese a favorire l'elezioni di Trump.
La vicenda è diventata oggetto di dibattito nell'ambito della trasmissione Otto e mezzo, in cui Lilli Gruber ha provato a coinvolgere sulla vicenda uno dei ministri del governo Conte bis, Dario Franceschini. In particolare l'esponente del Partito Democratico ha fornito risposte che sembrano scacciare la prospettiva fornita con una domanda tendenziosa della giornalista, secondo cui l'attuale posizione di Conte rischia di essere fonte di imbarazzo per l'intero governo.
Gruber pensa all'impatto sul governo
L'incontro tra i vertici dei servizi segreti italiani ed il Ministro della Giustizia americano è finito sotto la lente d'ingrandimento, poiché, come sottolinea Lilli Gruber, sarebbe un fatto concretizzatosi in un maniera che lei stessa definisce "del tutto irrituale".
Come spesso accade in politica questa può diventare la base su cui si articolano discussioni in grado di mettere a dura prova intese che sembrano reggere grazie ad un filo sottile, come quella che, attualmente, tiene in piedi l'esecutivo sostenuto da due forze eterogenee come Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle. Non a caso la domanda che, a più riprese, pone a Franceschini ha sempre la stessa tendenza a sottolineare il rischio degli sviluppi della vicenda.
Per Franceschini non sarà un problema per la tenuta del governo
"Questo - chiede la giornalista - non è un rischio per la tenuta del vostro governo e di Conte? Per lei è tutto o chiaro o dovrebbe chiarire?". Dario Franceschini, rispetto a quelle che sono le rimostranze di Renzi, preferisce manifestare tranquillità ."È - ha riferito - una punzecchiatura tenue, perché Conte ha detto che riferirà al Copasir.
Io sono tendenzialmente prudente e si immagini se vado ad esprimermi su cose non so".
"Non può - incalza - diventare una cosa imbarazzante per il vostro governo?". Il Ministro risponde anticipando gli scenari futuri: "Non è andato a riferire perché quell'organo può lavorare solo nel plenum e mancava solo un componente".
"Non pensa - chiede ancora Lilli Gruber - che possa dare uno scossone al vostro governo?" "Penso di no" è la risposta finale di Franceschini sulla vicenda.