Sono ancora innumerevoli i punti oscuri della vicenda che ha portato a Roma all’omicidio di Luca Sacchi, il giovane 24enne freddato con un colpo di pistola a bruciapelo esploso probabilmente da due balordi suoi coetanei. Gli inquirenti puntano sul movente della droga. Forse il gruppo di ragazzi di cui facevano parte Luca e la sua ragazza Anastasia Kylemnyk voleva acquistare un consistente quantitativo di stupefacente, sembra marijuana, ma i due presunti pusher avrebbero invece deciso di rapinarli di circa 2000 euro senza dargli nulla in cambio.
Una tragedia sulla quale hanno cominciato a speculare tutti i mass media, cercando anche di scavare nel passato dello sfortunato protagonista, morto ammazzato in zona Colli Albani, proprio a due passi da quel parco degli Acquedotti dove pochi mesi fa era stato freddato, quasi con le stesse modalità, il noto capo ultrà della Lazio Fabrizio ‘Diabolik’ Piscitelli. A finire sul banco degli imputati sui social è il quotidano Open fondato da Enrico Mentana che ha bollato Luca Sacchi come un “giovane di idee sovraniste”.
I punti oscuri dell’omicidio dei Colli Albani
A tre giorni dal tragico omicidio di Luca Sacchi, avvenuto di fronte al pub John Cabot, sulla via Appia Nuova in zona Caffarella, sono ancora innumerevoli i dubbi degli inquirenti.
Il decreto di fermo firmato dai pm nei confronti di Valerio Del Grosso (presunto autore materiale dell’omicidio) e di Paolo Pirino, punta sulla pista dello spaccio di droga poi finito in tragedia. I due arrestati avrebbero preso contatti con Anastasia Kylemnyk tramite un loro amico, Valerio Rispoli. Ma, una volta venuti a conoscenza che la giovane aveva con sé nello zaino circa 2000 euro (soldi probabilmente raccolti dal gruppo di amici), avrebbero deciso di recarsi armati sul posto per rapinare Luca e gli altri senza fornirgli la quantità di droga concordata.
Un tentativo di rapina finito in tragedia dunque, anche se ovviamente le indagini non sono affatto chiuse.
Mentana definisce Sacchi un sovranista e i social esplodono
A far discutere, intanto, è un articolo pubblicato da Open, il quotidiano online fondato da Enrico Mentana. Il giornale è andato ad intervistare il nutrizionista sportivo di Luca Sacchi che lo descrive come un ragazzo sportivo e in gran forma.
Non un tossico dunque, come vorrebbe far credere qualcuno. Non contenti, però, i collaboratori di Mentana sono andati a spulciare la sua bacheca Facebook. Tra i molti posti riguardanti lo sport, i motori e la musica (anche una sua foto con la maglietta di Jimi Hendrix), ne è spuntato uno di tre anni fa in cui Luca, dopo un attentato in cui un terrorista aveva ucciso due poliziotti a Parigi, scriveva: “Terrorista islamico uccide due poliziotti a Parigi. La sinistra che spalanca le porte all'Islam, in Italia e in Europa, è complice di tutto il sangue innocente che sta scorrendo”. Tanto è bastato a Mentana & co. per bollarlo come “un giovane di idee sovraniste”. Etichetta che ha fatto infuriare i frequentatori dei social network che, sulla pagina Facebook di Enrico Mentana si sono scatenati accusando il giornale di sciacallaggio.