Le elezioni Regionali in Umbria potrebbero avere lasciato il segno nei rapporti tra il Partito Democratico ed il Movimento Cinque Stelle. In attesa di capire in che modo si evolveranno le cose a livello nazionale ed eventualmente quello che sarà il destino del governo giallorosso, Luigi Di Maio ha, di fatto, già dichiarato fallito l'esperimento di corsa a braccetto tra dem e grillini nelle elezioni umbre. Tuttavia, Andrea Scanzi, ospite della trasmissione di La 7 Otto e mezzo, in riferimento alla scarsa perfomance del M5S in Umbria, non ha mancato di muovere una critica particolarmente dura nei confronti del Ministro degli Esteri.
Lo ha messo in discussione come leader e soprattutto ha sottolineato come, al momento, occupi la posizione di numero uno dei grillini soprattutto per mancanza di alternative. Sotto la lente di Scanzi sono finiti i malcelati rapporti di antipatia permanente che esisterebbero tra le due forze che, attualmente, reggono la maggioranza parlamentare.
Per Scanzi Di Maio è risorto politicamente grazie a Salvini
Secondo Scanzi la parabola del capo politico del Movimento Cinque Stelle è in discesa da tempo. "Di Maio - evidenzia - era un politico morto e sepolto fino al suicidio agostano di Matteo Salvini". Una circostanza che, però, a suo avviso non ha invertito il suo trend negativo: "Il pentastellato è stato rimesso in circolo, ma rimane totalmente in difficoltà.
Ha avuto coraggio nel provare a fare un accordo con il Partito Democratico, ma lo ha fatto nella regione peggiore per loro e lo ha fatto male, senza metterci la faccia fino in fondo". Sollecitato da una precisa domanda di Lilli Gruber sull'opportunità di eventuali dimissioni, il giornalista è chiaro: "Si può anche dimettere.
Sta lì non perché sia bravo, ma perché è il meno peggio e non ci sono alternative".
Andrea Scanzi critico per post del leader M5S su Facebook
Scanzi ha detto che il ko di Pd e M5S era anche atteso in Umbria. Tuttavia, ciò che lo ha sorpreso e non in positiva è stato altro: "La reazione che mi ha colpito in maniera particolarmente negativa sono state le parole di Di Maio".
In un post su Facebook il capo politico del M5S aveva parlato di esperimento fallito rispetto al sodalizio costruito tra dem e grillini. Questo, però, ha scatenato la dura critica di Scanzi: "L'Umbria è una regione, tu l'esperimento lo fai a casa tua quando studi biologia o chimica". E non manca anche la stoccata ai due partiti: "Questa sconfitta è stata percepita da molti esponenti come una liberazione. Ma se ne rendono conto che facendo così è che come quello che si taglia gli zebedei per fare il dispetto alla moglie? Dovete - ha incalzato Scanzi rivolgendosi idealmente alla maggioranza giallorossa - avere sempre queste facce da morti come se accanto aveste persone che vi fanno schifo?". L'invito a dire le verità ha come chiosa l'auspicio delle elezioni in caso di antipatia insormontabile dichiarata: "Ce lo dicano, si vada a votare e si consegna il Paese alla destra. Ma è meglio che star lì a traccheggiare".