All'interno della Camera dei Deputati si è discusso di un qualcosa che, da tempo, rientra nelle priorità scelte dal Movimento Cinque Stelle: ossia il taglio dei parlamentari. Sulla vicenda è intervenuto il deputato Vittorio Sgarbi che si è scagliato contro i grillini e contro la scelta del governo di rendere necessario il voto palese in Parlamento sulla questione. Sgarbi nella cosa ci ha visto una sorta di ricatto ed ha ricordato quando il duce Benito Mussolini scelse di ridurre il numero dei parlamentari.

Sgarbi contro il voto palese

Sgarbi non è favorevole al fatto che al Parlamento si sia chiesto di esprimersi sul taglio dei parlamentari con un voto palese.

Un'idea che nasce da un parallelismo che sceglie di fare. "Quello - evidenzia - che riguarda il destino di molti parlamentari di questa legislatura e il destino di quelli che entreranno nella prossima è questione personale esattamente come quella che investe le vicende giudiziarie che sono sottoposte al voto segreto".

Se la preferenza fosse segreta, per il deputato, probabilmente si andrebbe incontro ad un destino diverso. "Sono assolutamente certo - evidenzia - che se il voto segreto fosse ammesso il risultato sarebbe opposto. Il voto palese serve al ricatto di un governo che utilizza il Parlamento per confermare una maggioranza che niente ha a che fare con il Parlamento".

"Siamo di fronte ad un voto di scambio senza precedenti - tuona - per tenere in piedi un governo illegittimo non voluto dal popolo, si concede ad una banda di parlamentari senza titolo e senza diritto, non eletti ma nominati.

Sgarbi si scaglia contro il M5s

Nella concezione di Sgarbi i grillini avrebbero una presenza illegittima all'interno del Parlamento, poiché le preferenze sul simbolo sarebbero catalizzate dall'ispiratore del movimento e tutti gli altri sono semplici nominati. "Grillo - evidenzia - ha preso i voti per tutto loro. A loro 211 si concede una violenza del Parlamento".

Sgarbi non manca di sottolineare come forse Mattarella avrebbe dovuto prendere atto del terremoto generato dalle europee a livello politico che hanno invertito i rapporti di forza tra Lega e Movimento Cinque Stelle. Prova, inoltre, a pesare quanto varrebbero oggi i grillini in quanto a seggi in caso di elezioni: "Non 211, ma 50.

Anzi col taglio: 40".

A quel punto li accusa di usare mezzi poco democratici per arrivare a ridurre il numero di deputati e senatori. "Con il potere dell'intimidazione che ebbe solo Mussolini quando ridusse il Parlamento da 538 a 400 deputati voi - tuona - ricattate il Pd, Forza Italia, Fratelli d'Italia".

"Non c'è una categoria al mondo - si infuria Sgarbi - che si riduce, la pensione, il vitalizio, lo stipendio e la propria quantità. Ipocriti, bugiardi e falsi".