Era noto che il Movimento Cinque Stelle affinché avallasse un'eventuale intesa con il Partito Democratico necessitasse di rassicurazioni relative alla comune intenzione di approvare uno dei capisaldi del programma grillino: il taglio dei parlamentari e conseguentemente della spesa pubblica. Chiamato a esprimersi sulla vicenda, il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio, ha confermato l'intenzione dei dem di votare a favore della riduzione del numero dei rappresentanti del popolo in seno alle due camere. Le sue parole sono state accolte da rumori di fondo che hanno rivelato una certa disapprovazione da parte delle opposizioni, forse memori di quale fosse la posizione del Pd e mossi dall'idea che il tutto stia avvenendo sulla base di una convenienza Politica, più che ideologica.
Delrio parla di Pd convinto
Graziano Delrio parlando alla Camera dei Deputati rivela in maniera convinta, quello che sarà il voto espresso dal Partito Democratico in relazione alla possibile decurtazione del numero dei parlamentari. "I democratici - evidenzia - voteranno convintamente l'approvazione del taglio dei parlamentari e lo faranno con grande serietà". Parole che suscitano sdegno nelle opposizioni che, non appena si trovano ad ascoltare le parole in questione, non fanno nulla per nascondere la propria disapprovazione. Anzi, in Parlamento si scatena una vera e propria bagarre. Fischi, rumori di fondo, parole di dissenso si levano ed è necessario l'intervento del Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico per riportare alla calma la situazione.
Delrio ricorda la precedente voglia di abolire il Senato
Non appena la situazione torna nei ranghi, Delrio prova a spiegare le motivazioni di quella che era la situazione precedente, e ciò che ha portato il suo partito a cambiare posizione. "Avevamo -dice - sollevato dubbi ed erano dubbi che avevano ragioni di merito e non ideologiche".
"I nostri interventi - aggiunge - sono registrati, potete tornare ad ascoltarli e vedrete quali erano le ragioni di merito. Noi pensavamo e pensiamo che il Parlamento non sia un luogo oscuro, ma la casa della democrazia".
"Il nostro - prosegue Delrio - era un no convinto a difesa dell'istituzione parlamentare, abbiamo ottenuto le garanzie che avevamo chiesto e non ottenuto nel passaggio precedente".
Infine, poi un accenno al vecchio referendum con cui Renzi avrebbe voluto abolire una parte dei parlamentari. "Avevamo - ricorda Delrio- già approvato un taglio dei parlamentari abolendo il Senato, una riforma organica che noi continuiamo a ritenere la riforma migliore per un buon funzionamento delle istituzione".
Parole che, probabilmente, non convinceranno le opposizioni.