Sulla vicenda di Stefano Cucchi potrebbe essere stata scritta la parola fine. Esattamente dieci anni dopo la sua morte, avvolta da un alone di mistero, all'interno dell'aula bunker di Rebibbia a Roma la Corte d'Assise ha emesso una sentenza di colpevolezza. Due carabinieri, Alessio Di Bernardo e Raffaele D'Alessandro, sono stati condannati a dodici anni per omicidio preterintenzionale. L'accusa che gli viene mossa è quella di aver ucciso Cucchi colpendolo con calci e pugni. Al maresciallo Roberto Bandolini, comandante della stazione Appia dove fu portato, è stata invece comminata una pena di tre anni ed otto mesi.

Un epilogo che non ha mancato di sollevare polemiche, a causa delle dichiarazioni di Matteo Salvini e Vittorio Feltri.

Salvini manifesta vicinanza alla famiglia, ma critica la droga

Attorno alla vicenda di Stefano Cucchi, in passato Matteo Salvini era stato attaccato per aver manifestato un certo garantismo nei confronti delle forze dell'ordine e non aver usato toni morbidi nei confronti di Ilaria Cucchi, sorella della vittima. Invitato ad esprimersi sulla sentenza, il leader della Lega Nord ha rimandato al mittente le domande relative all'opportunità di chiedere scusa alla famiglia del geometra. "Perché io ho ucciso qualcuno?" ha risposto. "Ho invitato la sorella al Viminale. In Italia - ha aggiunto - chi sbaglia paga.

Non posso chiedere scusa per errori altrui". "Devo - ironizza - chiedere scusa anche per il buco dell'ozono?". "Sono - ha aggiunto Salvini - vicinissimo alla famiglia. Se qualcuno ha usato violenza ha sbagliato e pagherà, questo testimonia che la droga fa male sempre e comunque ed io la combatto, da senatore e da papà. in ogni piazza".

Quello sugli stupefacenti è stato un passaggio che ha fatto infuriare una parte della rete che, ben presto, ha fatto diventare trending topic su Twitter l'hashtag #SalviniVergognati. Centinaia sono, infatti, i tweet di attacco per il leader della Lega, accusato in un certo senso di aver sviato il problema dai maltrattamenti subiti da Cucchi su quelli che erano i motivi che lo avevano portato in carcere.

Feltri manifesta interrogativi sulle colpe dei Carabinieri

Sempre nel mondo di Twitter, non manca di sollevare discussioni il pensiero di Vittorio Feltri sulla sentenza del caso Cucchi. Il giornalista, in realtà, pone un interrogativo che esprime il suo pensiero colmo di dubbi su eventuali responsabilità. "Cucchi - scrive Feltri - morì ammazzato, dice il tribunale. È sempre colpa dei Carabinieri. Sarà vero?". Una domanda che non ha mancato di suscitare ulteriori reazioni da parte di chi ritiene che, con la sentenza, sia stata fatta giustizia per una brutta pagina della storia recente delle forze dell'ordine italiane.