Matteo Renzi ospite de L’Aria che tira venerdì 15 novembre. Il leader di Italia Viva, collegato in video con lo studio di Myrta Merlino, non ha certo fatto annoiare i telespettatori di La7. Per prima cosa si è presentato promettendo un “Piano shock”, parole sue, per far ripartire la costruzione delle infrastrutture. Ma il suo obiettivo restano anche quelle Riforme istituzionali, bloccate dalla clamorosa sconfitta nel referendum del 2016. Il momento più interessante della puntata è arrivato però quando la conduttrice, spalleggiata dal collega giornalista Gerardo Greco, lo ha stuzzicato chiedendogli se fosse disponibile a scrivere queste Riforme anche con la Lega di Matteo Salvini.

La risposta di Renzi è stata spiazzante: “Scriverle insieme? Io sono d’accordo”.

L’aria che tira: Matteo Renzi incalzato dalla Merlino e da Greco

“Stavamo spettegolando un po’ su di lei perché mi diceva Gerardo (Greco ndr) che sentendola parlare pensava che tante cose che lei ha detto prima sono le stesse che ha detto questa estate Matteo Salvini, a partire dal grande shock”, lo incalza sorniona Myrta Merlino. “Ce ne siamo un po’ dimenticati perché era agosto - chiosa Greco - e Salvini aveva sostanzialmente già detto addio al governo Conte I, e usava proprio la stessa parola: shock. Lui diceva che servisse una manovra economica da 50 miliardi in un anno e comunque non parlava solo di sblocco delle opere pubbliche, ma voleva sbloccare il rapporto con l’Europa”.

La Merlino ricorda a Matteo Renzi anche che quando l’ex Sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti “ha aperto al tavolo per riscrivere le regole, la prima persona che ha detto ‘buona idea’ è stato lei e che ieri Bruno Vespa in questo studio mi ha detto che ha chiesto a Salvini ‘ma non sarà che la prossima volta il governo Renzi lo fa con te?’.

Insomma, vi siete scelti come nemici, ma alla fine dite cose simili su alcuni argomenti”.

La risposta di Renzi: ‘Sono d’accordo con la proposta di Giorgetti’

“Secondo me si passa da un’esagerazione ad un’altra - interviene a quel punto Matteo Renzi - nel senso che fare le opere pubbliche che sono ferme non è una cosa che dico io o Salvini, o Di Maio, la dicono tutti.

Il problema è che tutti la dicono e nessuno la fa. Ecco qual è secondo me l’elemento chiave - prosegue Renzi nella sua proposta - lo dico a me stesso prima che agli altri, bisogna che questa cosa smetta di essere una di quelle da fare e che sia fatta. Poi ci mettiamo a litigare e a discutere su innovazione, immigrazione. Ma questo è per me il primo punto. Se Matteo Salvini dice di essere disponibile a votare il piano infrastrutture, evviva”, ecco la prima apertura al leader della Lega. “Lei con Salvini ci vuole litigare o prima o poi ci vuole dialogare, ad esempio sulle Riforme?”, piazza la stoccata allora Myrta Merlino. “Io penso che per noi sia naturale scontrarsi con Salvini su quasi tutto praticamente, ma sulle Riforme no, perché le regole del gioco sarebbe bello scriverle insieme - questa la sua risposta, stavolta sì shock - se Giorgetti, ma vale la stessa cosa anche per Di Maio, dice che le regole bisogna scriverle insieme, io sono d’accordo”.