Il programma di Fabio Fazio "Che tempo che fa" torna a far parlare di sé. Ha raggiunto, infatti, una certa viralità sul web uno sketch in cui Luciana Littizzetto intona un motivetto che richiama quello che, tratto da un comizio di Giorgia Meloni, è diventata quasi una hit. Una circostanza che richiama anche alla memoria i difficili rapporti che la trasmissione ha avuto con un parte politica ben precisa, quella del centro-destra. Difficile, infatti, dimenticare i continui attacchi da parte di Matteo Salvini nei confronti di Fabio Fazio del suo stipendio e del suo presunto patteggiare per l'area politica di centro-sinistra.

Migliaia di visualizzazioni per 'Io sono Giorgia'

Per capire a cosa si fa riferimento basta digitare su qualsiasi motore di ricerca o sulla barra di ricerca di YouTube: "Io sono Giorgia". Verranno fuori le immagini di un comizio della leader di Fratelli d'Italia in cui scandisce a gran voce alcuni dei capisaldi del suo credo politico e della sua identità come persona. Con un sottofondo di musica da discoteca, le sue parole vengono montate e mixate come se fossero una canzone. "Sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana". Il ritornello fa più o meno così e il prodotto è diventato virale in pochissimo tempo, non senza motivi di scherno da parte dei detrattori e degli oppositori comuni del pensiero di Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni.

Testo ironico per 'Io sono Luciana'

Su Rai 2 Luciana Littizzetto ha provato ad intonare un motivetto che ha esattamente lo stesso sound di quello che era stato montato sul discorso di Giorgia Meloni. Ben diverso, però, è il contenuto. "Sono Luciana, sono una donna, sono pisquana" parte così la canzone che, ad un certo punto, tira in ballo anche Fabio Fazio.

"Fazio su Rai 1, Fazio su Rai 2" recita il testo. E non si tratta di parole casuali, tenuto conto che saranno in molti a ricordare come la trasmissione del giornalista e conduttore genovese sia finita sulla seconda rete dell'azienda televisiva nazionale dopo le innumerevoli polemiche, tra cui quelle con Matteo Salvini. A ciò si aggiungono altre parole come: "Difendiamo la nostra identità, difendiamo la nostra qualità.

poltrone e sofà". Anche in questo caso emergono parole che suonano come scherno nei confronti di alcuni dei concetti basilari dell'ideologia di Fratelli d'Italia, impegnata a preservare le radici e l'identità del popolo italiano, forse oltre misura per chi la pensa diversamente. A conclusione della canzone viene proposto un finale più leggero e forse meno impegnato: "Sono una donna, non sono una santa, bevo la Coca, bevo la fanta". Si tratta, probabilmente, di semplice satira, ma c'è chi probabilmente non gradirà.