Tempo di mobilitazione nel territorio siciliano per le sigle sindacali Spi Cgil, Fp Cisl e UILP Uil Sicilia, rappresentate dai rispettivi segretari generali Maurizio Calà, Alfio Giulio e Antonino Toscano. I sindacati di categoria sono pronti a sostenere le rivendicazioni dei pensionati, in vista della nuova Legge di Stabilità.

Le sigle sindacali in campo per i pensionati

Il programma comprende iniziative di sensibilizzazione che si svolgeranno nei territori interessati, sit in davanti le Prefetture isolane e numerosi incontri con la gente, volti ad illustrare le rivendicazioni dei pensionati delle rispettive sigle sindacali.

Le stesse, hanno avanzato all'esecutivo nazionale diverse proposte di emendamento da inserire nella Legge di Stabilità che si trova attualmente in fase di discussione.

Nello specifico, tali proposte riguardano una legge quadro che tratta il tema della non autosufficienza, ma anche la rivalutazione delle Pensioni e infine, lincremento del numero di pensionati destinatari del beneficio della 14^ mensilità. In pieno e reciproco accordo, i tre rappresentanti sindacali hanno espresso la volontà di invitare sia i prefetti che le istituzioni di farsi portavoce delle rispettive istanze e preoccupazioni al fine di dare voce a tutti quei pensionati del Bel Paese "totalmente esclusi dall'attuale dibattito parlamentare".

La lotta contro l'invisibilità

Negli scorsi giorni, a Roma, le sigle sindacali dei pensionati sono scese in piazza al grido dello slogan "Invisibili no. Siamo sedici milioni", per sottolineare quanto la Manovra attualmente in fase di discussione nelle sedi competenti, sia insufficiente e, a loro modo di vedere, non sia in grado di dare risposte ai pensionati.

Gli esponenti delle sigle confederali hanno poi ribadito la totale assenza di considerazione da parte delle istituzioni nei confronti dei numerosi appelli ad esse rivolti.

La manifestazione capitolina, anticipata da tantissime iniziative territoriali, ha visto la partecipazione di decine di migliaia di pensionati provenienti da tutta Italia, simbolo del senso di insofferenza e di insoddisfazione della categoria nei confronti di una manovra che non contribuisce a migliorare la propria condizione di vita con l'ulteriore beffa della magra rivalutazione di 50 centesimi al mese.

Infine, le sigle hanno chiesto interventi mirati volti a migliorare la manovra prendendo in grande considerazione i bisogni e le istanze avanzati dai pensionati, categoria che rappresenta oltre un quarto dell'intera popolazione del paese e che, per questi, merita di essere ascoltata.