Nel pomeriggio di oggi il leader della Lega Matteo Salvini è intervenuto in conferenza stampa al Senato ed ha parlato della manovra economica, sottolineando in modo particolare gli errori compiuti dal governo sul caso Ilva. Ha anche attaccato l'ex vicepremier Luigi Di Maio, accusandolo di non aver affrontato molte crisi aziendali, che tutt'oggi risultano ancora aperte.
Le parole di Salvini
Intervenendo quest'oggi in conferenza stampa al Senato, Salvini ha parlato del caso Ilva ed attaccato l'ex ministro del lavoro, spendendo dure parole per le scelte compiute dal governo nella prossima manovra economica.
Contro l'ex alleato di governo piovono parole forti: "Prima di darsi al ministero degli esteri o allo shopping aziendale in Cina, il signor Di Maio ha lasciato molte crisi aziendali aperte" e cita le proteste dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato. E poi commentando la recente dichiarazione di Di Maio che ha messo in discussione il fatto che i negozi siano aperti sette giorni su sette ha detto "Se l'obiettivo di Di Maio è che i negozi siano aperti sette giorni alla settimana, così chiudono tutti i giorni".
La manovra
Sulla manovra sottolinea come ci siano già molte proteste di molti settori produttivi, da ogni parte d'Italia, a causa dell'aumento di molte tasse. Secondo l'ex vicepremier queste misure non sono ancora in vigore e sono già dannose: "La manovra fa danni ancora prima di essere approvata".
E sottolinea come al governo "abbiamo degli incapaci" visto che ci sono molte centinaia di aziende che rischiano grosso con l'introduzione di nuove tasse.
"Se non cambiano questa manovra economica, con tasse su auto aziendali, su zucchero e plastica, è una strage di diecimila posti di lavoro".
E poi quando una giornalista gli chiede cosa ne pensa del caso Balotelli, che nella giornata di ieri è stato oggetto di ululati razzisti durante il match Verona-Brescia ha commentato dicendo che, con migliaia di lavoratori che rischiano il posto, "Balotelli è l'ultima delle mie preoccupazioni.
Vale più un operaio dell'Ilva di dieci Balotelli".
Caso Ilva
Al centro della conferenza stampa c'era anche la delicata questione dei lavoratori dell'Ilva di Taranto, recentemente sotto la lente di ingrandimento a causa della volontà del gruppo di imprenditori anglo-indiano ArcelorMittal di rescindere il contratto per l'acquisizione dell'Ilva Spa e di alcune società controllate.
Ciò metterebbe a repentaglio moltissimi posti di lavoro.
Secondo Salvini il governo deve intervenire e non può lasciar chiudere una della acciaierie più importanti d'Europa. Chiede ironicamente se vuole prima aprire i porti o investire miliardi nell'azienda di Taranto, bonificando l'area e garantendo la salute dei lavoratori interessati.