Da quando, giovedì 14 novembre, il neonato ed autoconvocato movimento delle sardine è sceso in piazza a Bologna per protestare contro l’arrivo in città di Matteo Salvini, i promotori dell’iniziativa hanno cominciato ad ottenere una massiccia visibilità mediatica. Su Twitter l’hashtag #sardine sta furoreggiando, ma anche sui media tradizionali si incrociano sempre più spesso i volti dei leader, o presunti tali, del movimento. È il caso, soprattutto, di Mattia Santori, faccia pulita da bravo ragazzo che, però, non si tira indietro dal fare polemica con il più scaltro leader della Lega.

Ospite della trasmissione Omnibus di La7 nella mattinata di martedì 19 novembre, Santori si è scatenato contro Salvini, accusandolo di aver messo in moto la macchina del fango contro le sardine e, soprattutto, negando che queste ultime siano eterodirette dal Pd o da Romano Prodi, come invece ipotizzato dal quotidiano La Verità.

Il leader delle sardine ospite di Omnibus: ‘Dietro a un sardino non c’è un piddino’

“Le immagini e i video della piazza di Modena sono abbastanza impressionanti e servono sempre a testimoniare quello che succede - Mattia Santori ad Omnibus commenta le immagini della manifestazione delle sardine nella città emiliana - anche perché ultimamente è molto difficile raccontare la verità, quello che succede nella vita reale.

Quella piazza ha parlato come ha parlato quella di Bologna - si infervora uno dei leader del movimento - la cosa impressionante è che lo stesso Salvini il quale, fino a tre giorni fa diceva di rispettare la piazza di Bologna, adesso che ha capito quanto è potente il messaggio che stiamo mandando, ha attivato la macchina del fango che abbiamo già visto in altre occasioni”.

La conduttrice Alessandra Sardoni gli domanda allora perché parli di macchina del fango. “Noi siamo costantemente sotto attacco - denuncia Santori - se vedete me in televisione o nelle interviste, e non vedete più gli altri, è perché ci siamo resi conto di quanto uno paghi l’esposizione mediatica e paghi l’aver mandato un messaggio diverso che dà fastidio ad un certo tipo di destra populista”.

Santori nega che dietro di lui ci siano Prodi e il Pd

Poi, la Sardoni gli chiede se “i tweet con Salvini a testa in giù creano imbarazzo nel movimento delle sardine”. Mattia Santori è ormai un treno in corsa. “Bisogna capire che tutto questo è nato dalla testa di quattro persone - spiega - questo è semplicemente un moto di resistenza molto spontaneo e per questo dobbiamo valutarlo come tale”. Ammette che i post offensivi contro il leader della Lega sono stati un errore, ma rivendica “il messaggio che abbiamo lanciato da Bologna in poi”, ovvero “scendiamo in piazza per lanciare un messaggio diverso” da quello leghista fatto di odio. A quel punto la conduttrice gli mostra uno spezzone di una recente diretta Facebook in cui il capitano del Carroccio dichiara che “secondo alcuni articoli di giornale, se gratti sotto al sardino trovi il piddino, se gratti sotto la sardina trovi la piddina”.

La risposta di Santori è tranchant: “A voi sembra normale questa narrativa? Vi sembra normale che un personaggio politico che ha tutto questo seguito aizzi in questo modo? La Verità ha scritto che io sarei collegato a Prodi senza nessun documento, senza nessuno straccio di prova”.