Il sondaggio Ipsos realizzato per Il Corriere della Sera in data 30 novembre mette in evidenza alcuni trend importanti del contesto politico attuale che permettono di realizzare importanti considerazioni in vista dei prossimi appuntamenti regionali che aspettano i vari partiti e movimenti politici.

Conferme per il centro-destra

La Lega si conferma il primo partito attestandosi al 31,9% con un -1,4% però rispetto alla precedente rilevazione, fattore che potrebbe far ragionare il leader Matteo Salvini su un cambio di rotta per evitare che il trend in discesa continui.

Chi viaggia invece con il vento in poppa è Giorgia Meloni che vede il partito di cui è la leader indiscussa, Fratelli d'Italia, al 10,6% e doppiando quasi Forza Italia che staziona ormai da diverse rilevazioni intorno al 6,2%. La coalizione di centrodestra unita si conferma perciò al 48,7% distaccando di gran lunga gli altri competitor elettorali.

Balzo del PD, male Italia Viva

Il Partito Democratico registra un solido rialzo arrivando al 18,1% con un + 0,9% mentre notizie poco positive arrivano per Matteo Renzi che con la sua Italia Viva perde i consensi recuperati dal Partito Democratico. Il movimento di centro creato dall'ex Presidente del Consiglio passa infatti dal 6,2% al 5,3%: il timore è che il trend negativo possa continuare nel caso in cui le indagini che lo riguardando dovessero far uscire altre indiscrezioni.

Piccolo balzo in avanti anche per Sinistra Italiana - Articolo 1, che passa dall'1,7% al 2%, e +Europa, che raccoglie l'1,2%, in crescita di due decimali rispetto all'ultima rilevazione. Nel complesso il centrosinistra otterrebbe il 26,6% dei consensi che non permetterebbero di contrastare la coalizione di centrodestra che di fatto ha il doppio dei consensi.

M5S, la discesa non si arresta

Notizie negative invece per il Movimento 5 Stelle che registra un'altra perdita nei consensi registrati dall'istituto statistico Ipsos. Le discussioni intorno alla leadership di Di Maio e i conflitti interni portano il movimento anti-sistema a passare dal 17,9% al 16,6%. Per il Movimento vale lo stesso discorso fatto per il centrosinistra: i consensi esigui non potrebbero in nessun modo consentire di contrastare la coalizione di centrodestra.

Anche una coalizione che rappresenti l'attuale maggioranza di governo sembra non riuscire a mettere in difficoltà la coalizione capitanata da Matteo Salvini. Un'ipotetica somma dei consensi di centrosinistra e M5S raggiungerebbe infatti il 43,2% che sarebbe comunque distante di ben cinque punti decimali rispetto alla coalizione predominante in questo momento.