Luigi Di Maio annuncia il voto favorevole del M5S all’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini, richiesta al parlamento dal Tribunale dei Ministri di Catania. Il leader della Lega è accusato di sequestro di persona per il caso della nave Gregoretti della Guardia Costiera italiana, a cui nel luglio 2019, per diversi giorni, l’allora Ministro dell’Interno impedì di sbarcare il suo carico umano di 131 migranti. Ospite di Bruno Vespa nella puntata di Porta a Porta andata in onda mercoledì 18 dicembre, il capo politico pentastellato ha preso nettamente le distanze dall’ex alleato nel governo Conte I, scaricando su di lui tutte le responsabilità del caso Gregoretti e difendendo, invece, la scelta opposta compiuta anche da lui nel precedente caso Diciotti.

L’annuncio di Di Maio, come era facile aspettarsi, ha scatenato la reazione dei frequentatori dei social network. L’hashtag #infame, rivolto proprio al leader M5S, è infatti divenuto trending su Twitter in poche ore.

Luigi Di Maio a Porta a Porta: ‘Blocco della Gregoretti fu deciso solo da Salvini’

“La magistratura ha chiesto al parlamento l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il suo supposto sequestro della nave Gregoretti della Guardia Costiera, il 27 luglio scorso con 131 migranti a bordo. Voi eravate ancora al governo insieme, perché la crisi sarebbe scoppiata l’8 di agosto. Stasera Salvini dice ‘è uguale a nave Diciotti’. Come voterà il M5S?”, domanda a bruciapelo Bruno Vespa a Luigi Di Maio.

La risposta del capo politico M5S è articolata e non diretta. Di Maio ricorda che l'anno precedente, nel 2018, la decisione di bloccare la Diciotti fu presa di comune accordo per convincere l'Europa a dare il via alla redistribuzione dei migranti. Il 31 luglio del 2019, invece, un anno dopo, prosegue nel suo racconto Di Maio, "la redistribuzione funzionava.

Quindi, il blocco della Gregoretti non fu un’azione decisa dal governo, ma semplicemente dal Ministro dell’Interno di allora, Matteo Salvini”.

L’annuncio del capo politico M5S scatena i social

“Quindi voi voterete a favore dell’autorizzazione a procedere?”, insiste allora Vespa, desideroso di una risposta precisa. Di Maio spiega allora che solo nel primo dei due casi citati l'interesse pubblico fosse prevalente e che, inoltre, quella della Gregoretti fu un'iniziativa personale di Salvini.

Quindi, annuncia, "noi voteremo contro l’interesse pubblico prevalente. Voi ricorderete che qui si dice sì per dire no, e no per dire sì”. Una intricata perifrasi, quest’ultima, per confermare il voto favorevole del M5S all’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini. Decisione che, come già accennato, scatena i più bassi istinti degli internauti. L’hashtag #infame, infatti, raccoglie su Twitter tutta la rabbia e il disprezzo di una parte dei cittadini italiani per una scelta considerata assolutamente sbagliata.