Francesco Guccini, noto cantautore classe 1940, autore di pezzi memorabili come La Locomotiva, da sempre considerato vicino alla sinistra, critica la Lega, anche se rispetto al fascismo ammette che il modo di presentarsi oggi “non può essere quello di allora”.

Nel corso della lunga intervista concessa al Corriere della Sera, l’artista modenese tocca diversi temi dell’attualità Politica italiana. Rivela di non essere mai stato comunista, almeno nel senso stretto del termine, e ammette di votare Pd. Guccini si dice anche convinto che la coalizione di centrodestra guidata da Matteo Salvini non riuscirà a vincere le elezioni Regionali in Emilia-Romagna perché l’amministrazione di centrosinistra ha sempre portato buoni risultati.

Comunque sia, si dice comunque preoccupato della apparentemente irrefrenabile ascesa della Lega che, a suo modo di vedere, rappresenterebbe una “destra feroce e cattiva”.

Francesco Guccini intervistato dal Corriere della Sera: ‘Mai stato comunista ma voto Pd’

Il giornalista del Corriere della Sera, Marco Ascione, parte subito in quarta con le domande a Francesco Guccini chiedendogli a bruciapelo se consideri la sua anima “più comunista, anarchica o libertaria”. La risposta del cantautore è spiazzante. “Macché comunista - sbotta - ero pure antisovietico”. A sostegno della sua dichiarazione racconta l’episodio di una sera in cui rivelò di non essere mai stato comunista a Igor Taruffi, un consigliere di LeU (il partito fondato da D’Alema e Bersano ndr).

“Ha fatto una faccia!”, chiosa divertito Guccini.

Lo stesso intervistatore gli chiede conto del testo della canzone La Locomotiva, considerato un inno anarchico. “Quella è una storia che ho voluto raccontare - taglia corto il paroliere modenese - e poi l’anarchia non esiste più. De André è stato anarchico”.

‘Il fascismo ha molti modi di presentarsi’

Insomma, Francesco Guccini non è né anarchico, né comunista. “Forse libertario”, aggiunge, considerato che i suoi riferimenti sono Giustizia e Libertà e i fratelli Rosselli. La sua preferenza odierna va comunque per il Pd. Guccini preferisce Nicola Zingaretti a Matteo Renzi, ma aggiunge di aver votato per i dem anche ai tempi del rottamatore.

Riflettendo sulle prossime elezioni Regionali nella ‘sua’ Emilia-Romagna, il cantautore afferma di non credere che la Lega vincerà di sicuro, anche se molti sondaggi accreditano alte percentuali al partito di Matteo Salvini. Prendendo spunto dalla vittoria leghista nella storica roccaforte rossa di Ferrara, Guccini non paragona del tutto il Carroccio al fascismo, ma dichiara che quest’ultimo “ha molti modi di presentarsi. Il fascismo di una volta non si ripresenterà più ma “questa destra è feroce, cattiva”, conclude. Un clima di odio che ha costretto la senatrice Liliana Segre a girare con la scorta.