Giorgia Meloni non ha accettato il fatto che una vignetta di Vauro Senesi potesse essere semplicemente un qualcosa di satirico. Anzi, attraverso il suo profilo Twitter, lo ha attaccato in maniera pesante per il suo ultimo disegno. Il riferimento va ad un'illustrazione del vignettista in cui si vede un presepe rivisitato. Nel ruolo della Madonna c'è Giorgia Meloni, in quello di San Giuseppe Matteo Salvini a fianco del bambino Gesù. Nella vignetta si fa, inoltre, riferimento a Bibbiano. Un atto giudicato gravissimo soprattutto da chi come Giorgia Meloni manifesta apertamente la genesi anche cattolica delle sue idee politiche.

Un'idea, quella di Vauro, che la leader di Fratelli d'Italia ha definito: 'ripugnante'.

Il 'Bambino Gesù' come un bimbo di Bibbiano

E' noto come la vicenda dei bambini di Bibbiano, secondo le accuse strappati alle rispettive famiglie con metodi oggetto di processi da svolgere abbia alimentato la polemica politica. Il centrodestra più volte ha gettato ombre sul Partito Democratico relativamente a questa vicenda, anche se non coinvolto direttamente nelle accuse. Un atto che, in molti, hanno criticato. A tirare, però, nuovamente fuori la vicenda è Vauro. Colpisce in maniera particolare il fatto che il 'bambinello' rappresentato nella vignetta abbia una nuvoletta che contenga quella che dovrebbero essere le sue parole: "Mi sa che quest'anno chiedo asilo politico a Bibbiano".

Una scelta abbastanza provocatoria. La sensazione che sia così viene acuita, come detto, dal fatto che le figure religiose presenti ai lati della mangiatoia sono stati rimpiazzati, per l'appunto, da Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

La Meloni infuriata su Twitter

Nella vignetta di Vauro, nella valutazione di Giorgia Meloni, confluiscono due aspetti.

Il primo è uno sfottò politico, considerato che non è un mistero la contrapposizione delle idee del vignettista rispetto a quelle di Lega e Fratelli d'Italia. L'altro, invece, è quasi una profanazione di quello che può essere considerato n simbolo religioso e facente capo ad elementi spesso difesi dalla dottrina politica della Meloni.

Non è un caso che, attraverso un post apparso sul suo profilo Twitter, ha voluto replicare in maniera dura all'illustrazione. Da un lato ha dichiarato legittima la satira, ma anche ritenuto di dubbio gusto il modo di esprimerla di Vauro. "La satira - ha scritto - è sempre legittima e sacrosanta, ma tentare di ridicolizzare uno scandalo che ha rovinato la vita di tanti genitori e bambini, per il semplice gusto di attaccarmi, è veramente qualcosa di ripugnante. Che pena". Parole che manifestano in maniera eloquente la disapprovazione per la scelta artistica di Vauro.