Stefano Bonaccini ha fatto il pieno di pubblico anche a Ferrara. La sua ultima visita di questa campagna elettorale in terra estense per le elezioni di domenica prossima 26 gennaio è avvenuta ieri in piazza Verdi.

Nuovi temi sono stati posti dal governatore che cerca la riconferma. “Non mi vedete solo perchè siamo in campagna elettorale, vengo a Ferrara tante volte e non metto di certo l'immagine di Bologna dietro di me”, alludendo ironicamente a un post recente sui social della candidata del centrodestra Lucia Borgonzoni.

Temi nuovi, si diceva, a partire da un appello nemmeno troppo velato agli elettori del Movimento 5 Stelle e dei partiti della sinistra più radicale.

Bonaccini ha spiegato che "le liste che ci sono alla nostra sinistra rischiano di diventare il migliore alleato della Lega. E' possibile fare anche il voto disgiunto che consente di salvare la propria identità. Stessa cosa la dico anche agli elettori del Movimento”.

In Emilia Romagna sarà sempre in primo piano la sanità pubblica

Bonaccini poi ha rivendicato con grande orgoglio i risultati raggiunti nel suo mandato e ha confermato: "L'intenzione di rafforzare la sanità pubblica, contro chi vuole introdurre da noi il modello veneto e lombardo cioè di privatizzarla in parte". "Parlate agli amici, se volete che la sanità rimanga in massima parte pubblica, con le cure gratuite e con un minimo contributo o se toccherà andare a pagare a un privato”.

E il futuro: “Noi abbiamo un bel progetto in mente sul trasporto pubblico, renderemo gratuito il trasporto scolastico, vogliamo premiare chi rinuncia all'auto privata, se possibile un fatto che dà una mano a inquinare meno. E ancora gli asili nido, introdurremo lo studio della lingua inglese già al nido e nelle materne in cui ancora non si insegna.

I nostri figli devono avere gli strumenti della loro crescita per essere al pari dei propri coetanei europei”.

Bonaccini sul sindaco di Ferrara Fabbri: 'Abbiamo un buon rapporto ma non mi pare il nuovo modello di governo sia così brillante'

Qualche elemento di politica ferrarese non è sicuramente mancato: "Con il nuovo sindaco di Ferrara Alan Fabbri c'è un buon rapporto, ma non mi pare che il modello Ferrara di governo sia particolarmente brillante, non ho visto delle rivoluzioni”.

E poi un attacco anche al vicesindaco Nicola Lodi: “Prima gli italiani nelle case popolari, bene, almeno inizino a liberarle le persone che hanno un certo reddito”.

Poi la frecciata al leader della Lega Matteo Salvini: “Si deve dare una calmata. La piazza di Maranello la conosco bene, è piccolina, non è minimamente paragonabile a quella delle sardine alle quali mandiamo un grande saluto. Tanto più, portando dei pullman da lontano come fa la Lega. C'è un' avversaria con cui non è possibile confrontarsi, sta facendo campagna elettorale lui al posto suo”.

Infine affondo contro l'altro esponente leghista Roberto Calderoli, che ha parlato di una seconda giornata di Liberazione. Bonaccini si fa serio tra gli applausi della folla: “Sono morti troppi ragazzi e ragazze per darci la libertà, chi parla di una seconda liberazione deve solo vergognarsi. Su valori come libertà, antifascismo, democrazia e pace, dovremmo essere tutti uniti”.