Il caso Gregoretti continua a preoccupare Matteo Salvini. La Giunta per il Regolamento del Senato ha infatti stabilito che il voto sull’autorizzazione a procedere contro il leader della Lega si terrà lunedì 20 gennaio. La Giunta per le Immunità di Palazzo Madama si riunirà per decidere le sorti giudiziarie di Salvini proprio alla vigilia delle elezioni Regionali in Emilia-Romagna e Calabria, in programma il 26 gennaio. Esattamente come avrebbero voluto gli esponenti del Carroccio allo scopo di presentare il loro capitano come un ‘martire’ dei giudici.
E, infatti, il voto favorevole espresso anche dalla Presidente del Senato, la forzista Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha scatenato la reazione piccata della maggioranza giallorossa che ha accusato la terza carica dello Stato di non essere super partes e di aver votato insieme alla destra. Il caso Gregoretti, però, alimenta anche diversi retroscena, come quello raccontato dalla ex deputata di Forza italia Nunzia De Girolamo a L’aria che tira. Secondo lei, infatti, in Politica si stringerebbero accordi sottobanco per “tutelare o ledere un leader politico”, come nel caso di Salvini.
De Girolamo a L’aria che tira sul caso Gregoretti: ‘So come funziona’
“Io purtroppo ho fatto politica e quindi alcune forme ipocrite di affrontare gli argomenti non le tollero perché le conosco - confessa Nunzia De Girolamo, ospite il 17 gennaio di Myrta Merlino a L’aria che tira - Io ero Vicepresidente della Giunta per le Immunità.
So come funziona, so come si fanno accordi politici per tutelare o per ledere un leader politico. So come molto spesso la politica si difende o accusa in base alla convenienza. Questo è un caso di accusa-convenienza di un leader politico”, afferma facendo riferimento al caso Gregoretti.
‘Con la Gregoretti stanno facendo un favore a Salvini’
L’ex deputata berlusconiana si dice però anche convinta che, sul caso Gregoretti, a Matteo Salvini “gli stanno facendo anche un favore. Quindi sono pure stupidi quelli che oggi utilizzano la faccenda giudiziaria per regolare i conti con lui”. La De Girolamo dice di rimpiangere “gli anni in cui c’era l’equilibrio tra i poteri dello Stato, perché la politica faceva la politica, la magistratura la magistratura.
Oggi - si lamenta - da troppo tempo noi vediamo regolare alcune vicende da indagini ad hoc che al momento opportuno vengono fuori e vengono strumentalizzate. Io non so se decideranno il 20 gennaio. Probabilmente decideranno anche dopo la campagna elettorale perché si sono resi conto del boomerang”.
‘Una cavolata dire che il caso Gregoretti sia diverso da quello della Diciotti’
Una considerazione, quella della De Girolamo sul caso Gregoretti, che suscita la reazione di Simona Bonafè del Pd, presente in studio, la quale conferma la disponibilità del suo partito a votare al più presto su Salvini. Parole che vengono ignorate. “Ho sentito dire che il caso attuale è diverso da quello della Diciotti e mi sembra una grande cavolata - prosegue infatti Nunzia De Girolamo nel suo ragionamento - non esiste che un Premier non sa cosa fa un Ministro, c’è la colpa in vigilando.
Esattamente come fa un Sindaco con un Assessore. È legittimo per il M5S cambiare idea, ma non ci può essere la morale a senso unico, quella non è concepibile e appare continuamente. Io penso che la sfida tra il Pd e Matteo Salvini deve esserci nelle urne, esattamente come prevede la politica - conclude poi il suo intervento - non nelle aule di giustizia. Allora, è un’azione politica. Non rendiamo un’azione politica un fatto che deve disciplinare la magistratura. Perché queste cose si pagano nell’elettorato”.