Ancora una volta il governo giallorosso è chiamato a cercare un'intesa tra i vari esponenti della maggioranza. In questo frangente, l'oggetto del contendere è il dossier sull'eventuale revoca delle concessioni autostradali ad Atlantia.
Il Movimento 5 Stelle è il principale promotore di quest'intervento. Il partito di Luigi Di Maio, infatti, fin da quel tragico 14 agosto 2018, quando si è verificato il crollo del Viadotto Polcevera a Genova che è costato la vita a 43 persone, si è scagliato contro l'azienda che gestisce le infrastrutture autostradali in Italia.
Ad oggi è ancora in corso un processo, durante il quale stanno emergendo delle verità sconcertanti: scarsa manutenzione dei tratti autostradali, report e presunti dati manipolati e controlli che non sarebbero stati effettuati correttamente.
Dopo la tragedia del Ponte Morandi si sono verificati altri crolli lungo la rete autostradale gestita dalla società controllata anche dalla famiglia Benetton. Ad esempio, alla fine di dicembre, lungo il tratto della A26 tra Genova Voltri e Masone è caduto un pezzo di volta della galleria, e per fortuna in quest'occasione non si sono registrate altre vittime.
Tutto ciò ha dimostrato ulteriormente come le autostrade italiane si trovino in una condizione di scarsa manutenzione, con il M5S che sta continuando a chiedere a gran voce la revoca delle concessioni ad Aspi.
Italia Viva ha dei dubbi sulla revoca delle concessioni
Il dibattito nel governo si sta facendo sempre più aspro, con i partiti di maggioranza che sono alla ricerca di un'intesa che attualmente sembra piuttosto difficile da raggiungere. Italia Viva, ad esempio, nel mese di dicembre, dopo l'approvazione del decreto Milleproroghe, ha fatto sapere di essere tendenzialmente contraria alla revoca delle concessioni autostradali, ricordano che le regole non vanno cambiate in corso d'opera.
In questi ultimi giorni, la posizione del partito di Matteo Renzi non è fondamentalmente cambiata. L'ex segretario del Partito Democratico, intervistato da Radio Capital, ha affermato che questo provvedimento va attuato se c'è una solida base giuridica, altrimenti si rischia di fare un regalo ad Autostrade per l'Italia che potrebbe arrivare a chiedere un risarcimento di circa 40 miliardi di euro.
L'ex premier ha precisato che non intende affatto assumere le difese della società, presunta responsabile della tragedia del Ponte Morandi di Genova, sottolineando che è necessario che chi ha sbagliato paghi di fronte alla legge. Al contempo, però, ha ricordato che nella gestione dell'intera vicenda bisogna avere serietà, altrimenti se si annuncia senza mezzi termini che arriverà la revoca: "Significa spaventare gli investitori".
Qualche giorno fa era emersa un'indiscrezione che parlava della comminazione di una maxi-multa ad Aspi in luogo della revoca delle concessioni. In realtà, quest'ipotesi sembra essere tramontata sul nascere, con la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli che l'ha smentita categoricamente.
Autostrade per l'Italia annuncia il nuovo piano d'investimenti
Autostrade per l'Italia, intanto, cerca di correre ai ripari annunciando un piano di investimenti per il periodo 2020-2023 che prevede investimenti pari a 7,5 miliardi di euro per la manutenzione dell'infrastruttura. Inoltre è stato anticipato che che verrà varato un programma di assunzioni di mille persone tra ingegneri, tecnici, operai e altre figure da inserire nell'azienda.
Dunque, in questa fase di stallo, con il governo che non ha ancora preso una decisione definitiva sul dossier per la revoca delle concessioni (maggiore chiarezza potrebbe essere fatta dopo le elezioni in Emilia-Romagna), Aspi potrebbe aver provato a rilanciare la propria posizione con questo nuovo progetto.
Tra gli obiettivi da raggiungere entro il 2023 ci sono principalmente: ammodernamento di ponti, cavalcavia e viadotti, maggior controllo della rete autostradale, il completamento in tempi brevi dei cantieri già aperti, il monitoraggio tecnologico e digitale di 1.943 ponti e viadotti. Infine sarà attuata una sperimentazione per connettere l'intera rete autostradale ad una connessione 5G e si prevede l'installazione di una segnaletica intelligente.