Gli ospedali di Bergamo ormai provati da giorni di lotta al coronavirus si trovano quasi al collasso, chiedono aiuto alla Sicilia e Palermo risponde. Ecco la solidarietà italiana tra nord e sud, in momenti di seria difficoltà le regioni non si tirano dunque indietro e ognuno fa la sua parte.
Trasferiti nella notte due pazienti di Bergamo affetti da coronavirus
Due pazienti provenienti dall'ospedale di Bergamo, di anni 61 e 62 con sintomi da coronavirus e in gravi condizioni, nella notte tra venerdì e sabato sono stati così trasferiti all'ospedale Civico di Palermo con un aereo militare: ancora adesso sono ricoverati in rianimazione e versano in condizioni abbastanza critiche.
La notizia è stata subito confermata nella giornata di sabato dall'assessore alla Salute della Regione Sicilia Ruggero Razza: "L'Italia è una e non dobbiamo mai dimenticarlo". Razza chiede anche delle risposte da parte dello Stato, auspicando un valido e concreto aiuto per sopperire alla mancanza di mascherine, guanti e ventilatori polmonari, attrezzi necessari per contrastare la lotta al virus, ormai dilagante in tutte le regioni d'Italia.
Gli ospedali lombardi provati dal coronavirus sono quasi al collasso
La Sicilia, meta di molte vacanze estive dei lombardi, adesso diventa terra di emigrazione per la cura del Coronavirus. Una lotta comune che vede tutte le regioni coinvolte per scacciare un nemico che sta mettendo in ginocchio un'intera nazione.
La situazione sanitaria in Lombardia è abbastanza critica: nel bollettino del 14 marzo delle ore 18:00 diramato dalla protezione civile, figurano 9.059 positivi per un totale di 11.685 contagiati. La regione si trova in forte difficoltà, i posti letto scarseggiano e vengono riaperti vecchi ospedali ormai in disuso.
Il presidente della regione Lombardia pensa anche alla costruzione di un ospedale da campo con 600 posti di terapia intensiva all'interno dell'ex Fiera di Milano.
La Sicilia fronteggia l'esodo dei rientri dal Nord
In questa totale situazione di emergenza, la regione siciliana si trova anche a dover fronteggiare l’esodo che in queste ore ha visto protagonisti giovani e meno giovani che con il dilagare del virus “scappano” dal nord per far ritorno nella propria terra. Controlli sanitari serrati dunque nei porti, aeroporti e stazioni ferroviarie per tutti gli individui di rientro sull’isola.
Considerato che l'apparato sanitario siciliano non è all'avanguardia come quello lombardo, il dilagarsi della malattia potrebbe risultare disastroso, da qui la notizia dell’ultima ora del blocco dei treni notturni che collegano Nord e Sud del paese.