Martedì 19 Gennaio il governo Conte ha ottenuto la maggioranza relativa al Senato in occasione della mozione di fiducia, con 156 voti a favore, 140 contrari e 16 astenuti. Un numero lontano dalla maggioranza assoluta (di 161 voti) necessari per dare una piena stabilità al governo.
In questi giorni si sta vivendo quindi una fase di stallo nella maggioranza: M5S e Pd appoggiano il Premier, volendo scongiurare un possibile ritorno alle urne. Ma i numeri non sono tranquillizzanti e, fra le ipotesi che circolano, c'è quella del rimpasto e anche l'dea di un governo Conte Ter.
La relazione di Bonafede: il nuovo banco di prova della maggioranza
Mercoledì 27 Gennaio potrebbe essere una giornata importante per la maggioranza: infatti è previsto il voto sulla relazione della giustizia del Ministro Bonafede. Italia Viva ha già dichiarato la propria totale contrarietà. Venendo meno i numeri dei renziani il governo subirebbe una sconfitta. Si tenta in tutte le maniere possibili di recuperare qualche voto.
C'è anche chi ipotizza un possibile rinvio della discussione sulla relazione, con l'obiettivo nel frattempo di recuperare qualche voto ed evitare una battuta d'arresto, in quanto gli attuali numeri al Senato potrebbero non essere sufficienti.
Andrea Orlando: 'Le elezioni una possibile conseguenza'
Il vice segretario dem Andrea Orlando, intervenendo a un'assemblea del Pd di Parma, smentisce qualsiasi possibile sostituzione del Premier Conte. A tal proposito infatti, secondo Orlando: "Un’altra strada che viene proposta è quella di sostituire Conte con un altro presidente del Consiglio.
Ci sono ostacoli che la rendono impercorribile. Conte è un punto di equilibrio in una maggioranza tenuta con gli spilli. Inoltre non sarebbe giusto, perché riteniamo che questo governo non abbia lavorato male, e questo penso l’abbia capito anche larga parte dei nostri elettori. Io ho manifestato molte critiche a Conte, non sono un fan, ma le nostre critiche sono state sempre costruttive"
Questa situazione rischia di trascinare il paese ad elezioni?
Secondo Orlando "le elezioni sono una possibile conseguenza del venir meno di altre soluzioni per adesso inesistenti."
L'ex guardasigilli Orlando mette in guardia sulla relazione della giustizia del Ministro Bonafede: "Serve un intervento politico, il ministro deve ascoltare tutte le componenti della maggioranza, il dialogo sia aperto anche dentro l'aula".
Quella di mercoledì 27 gennaio potrebbe essere quindi una giornata importante per le sorti del governo Conte Bis.
Bettini: 'Se non ci sono più strade si torna ai cittadini'
Goffredo Bettini, dirigente dem, fa notare al suo vice segretario che non ha più parlato di elezioni. "Le elezioni non sono un ‘colpo di Stato’, ma l’ultima risorsa della democrazia.
Se non ci sono più strade, allora si torna ai cittadini. Le elezioni non possono essere considerate un colpo di stato. Una sciagura sì, perché dobbiamo tentare di andare avanti fino all’ultimo, ma non senza decapitare il Pd".
Il dirigente dem aggiunge: "Si può dire a Renzi: 'abbiamo scherzato, va bene, riapriamo il dialogo' ma la ritengo una strada sbagliata".