Poliziotti costretti ad anticipare di tasca propria i soldi necessari alle spese per accompagnare i migranti clandestini nei centri di accoglienza per essere identificati e, successivamente, espulsi. È questa la denuncia formulata da Angela Bona, segretario provinciale di Livorno del Siulp, il Sindacato unitario lavoratori polizia. A pubblicare il suo sfogo è stato il quotidiano locale La Nazione, al quale la Bona ha raccontato due casi emblematici della situazione che stanno vivendo le forze dell’ordine in tema di contrasto all’immigrazione clandestina.

La rabbia degli uomini e delle donne in divisa sarebbe esplosa nell’ennesima occasione in cui gli agenti si sono visti negare l’indennità di missione per accompagnare un migrante irregolare in un Cie. Alla polizia livornese è subito giunta la solidarietà della Lega di Matteo Salvini, attraverso le parole del commissario provinciale livornese Manfredi Potenti.

Il racconto di Angela Bona: ‘Per espellere gli stranieri irregolari i poliziotti hanno pagato di tasca propria’

Il caso della polizia costretta ad anticipare le spese di missione quando fermano un migrante irregolare da identificare ed, eventualmente, espellere, esplode per mano di Angela Bona. Il segretario provinciale di Livorno del sindacato Siulp, rilascia alcune dichiarazioni a La Nazione che stanno facendo già discutere.

“Per la sicurezza dei cittadini livornesi o pagano i poliziotti o gli stranieri irregolari rintracciati restano liberi di circolare sul territorio”, queste le parole testuali della sindacalista riportate dal quotidiano toscano.

Secondo la Bona, infatti, “per espellere gli stranieri irregolari” gli agenti di polizia avrebbero “pagato di tasca loro le spese di missione”, anche se queste ultime dovrebbero sempre essere anticipate dal Ministero dell’Interno.

La solidarietà della Lega: ‘Non lasceremo soli i servitori dello Stato’

La segretaria provinciale del Siulp riferisce di due episodi in particolare. Nel primo, i due agenti di polizia che hanno dovuto accompagnare un clandestino nel Cie di Trapani, in Sicilia, si sono poi visti rimborsare le spese di “sostentamento” del migrante.

Nel secondo, invece, i poliziotti si sono rifiutati di anticipare il denaro per accompagnare in un centro di identificazione un clandestino fermato da loro stessi in piazza Garibaldi a Livorno. Il risultato è stato, racconta la Bona, che l’uomo “è stato lasciato libero di circolare sul territorio”.

Insomma, una situazione considerata insostenibile secondo la rappresentante sindacale, alla quale è giunta l’immediata solidarietà della Lega “Esprimiamo la totale vicinanza della Lega rispetto alla incresciosa situazione emersa dalla denuncia pubblica del rappresentante sindacale livornese del Siulp”, scrive in una nota il commissario provinciale del Carroccio Manfredi Potenti, che punta il dito contro “la mancanza di sufficienti fondi stanziati dal Ministero e la scarsa diffusione dei Centri di permanenza per i rimpatri sul territorio nazionale”.