"Ma fatevi una risata, cominciamo il 2020 con una carezza e in allegria, non con il musone": con queste parole l'ex ministro dell'Interno e leader della Lega, Matteo Salvini, mette a tacere le critiche che gli sono piovute addosso a inizio anno. Sotto accusa è un video che ha realizzato con la complicità della sua fidanzata Francesca Verdini.

Nella breve clip girata sulle montagne valtellinesi, Salvini fa la parodia del Papa che ha dato due schiaffetti a una fedele dopo che gli ha tirato il braccio per spingerlo a sé la notte di San Silvestro in piazza San Pietro.

Il pontefice ha chiesto scusa l'indomani all'Angelus d'inizio anno. Ma l'episodio è servito al segretario del Carroccio per catturare su di sé l'attenzione mediatica con una parodia.

Il video diventa un caso politico

Ieri, il senatore della Lega in vacanza a Bormio, ha realizzato una clip di pochi secondi con il supporto della fidanzata Francesca, figlia del politico Denis Verdini. Nel video fa lo sfottò al Papa che ha reagito male dopo essere strattonato da una fedele invadente in piazza San Pietro. Salvini simula l'aggressione da parte di una fan, accenna a una reazione simile a quella avuta dal Papa però il finale nella versione del 'Capitano' è diverso. "Strattonato da fan agitata", c'è scritto nella didascalia alla video story corredata da un cuore.

Alla finta fan, non ha risposto dandole due buffetti, ma due carezze.

Lo sketch diffuso da Salvini sulla sua pagina Instagram e sul social Tik Tok, è piaciuto ai suoi sostenitori, ma ha provocato anche reazioni avverse. In molti hanno condannato la mancanza di rispetto verso il Papa. Il caso è diventato politico. Nicola Zingaretti, segretario del Pd, nel commentare il video ha detto: "Dal mojito alla grappa.

Passano i mesi ma sempre lì stiamo. Inizia un nuovo anno con lo stesso impegno: difendere gli Italiani dalla brutta politica. Lo faremo sempre in prima fila e con passione". Tra gli altri commenti politici, quello del deputato di Italia Viva, Gianfranco Librandi: “Non basta esibire il rosario ai comizi per dirsi cattolici, quando i fatti mostrano che in fondo c’è irrisione verso Papa Francesco.

Salvini, infatti, non perde occasione per andare continuamente allo scontro contro l’attuale reggenza della Chiesa”. Librandi ha ricordato che il Papa più di una volta ha contestato al leader della Lega, soprattutto in tema di migranti, la mancanza di misericordia verso i più deboli.

In un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano torinese La Stampa, il senatore del Carroccio minimizza, sostiene di aver solo giocato con la fidanzata Francesca per sdrammatizzare i fatti di piazza San Pietro. Una trovata, a suo dire, per cominciare il nuovo anno in allegria anziché "con il musone". Le polemiche verrebbero da quelli della sinistra, "dei parrucconi".

'Il pontefice si rivolge al mondo, io agli italiani'

Il senatore ha chiarito nell'intervista di rispettare il Papa che ha sempre parlato di accoglienza con limiti e prudenza.

Individua la differenza tra sé e il pontefice nel fatto che lui si rivolge agli italiani, Francesco al mondo. Ha spiegato che critica benpensanti della sinistra e femministe che non difenderebbero le donne dalla subcultura islamica. E ha sottolineato che il rispetto delle donne chiesto da Francesco "è incompatibile con un certo tipo di Islam: non si possono spalancare le porte agli immigrati di religione islamica e poi parlare di rispetto della donna".

Ha fatto riferimento al Cardinale Biffi che era favorevole all'immigrazione dai Paesi vicini non islamici, perché sarebbero compatibili con la nostra cultura avendo considerazione delle donne. A proposito dell'attuale governo, poi, ha detto che è "incolore, insapore, senz'anima e che il premier Conte è "irrilevante'": non governerebbe in base alla volontà popolare, avrebbe solo scoperto la poltrona e vorrebbe restarci.

Il governo in carica sarebbe uno dei peggiori del dopoguerra, al punto che per Salvini anche quello presieduto da Monti, da lui combattuto, era preferibile all'attuale.

Famiglia Cristiana consiglia a Salvini il film di Zalone

Sull'accaduto ha preso posizione il settimanale d'ispirazione cattolica 'Famiglia cristiana'. In un tweet di presentazione dell'articolo del giornalista Francesco Anfossi recita: "Ecco perché Matteo Salvini invece di scimmiottare Papa Francesco e baciare rosari in pubblico, dovrebbe andare a vedere Tolo Tolo di Checco Zalone".

Anfossi, ha recensito il film da ieri nelle sale e già campione d'incassi con 8,6 milioni di euro entrati al botteghino. La pellicola racconta la realtà italiana e non solo.

Checco Zalone, fuggito in Africa, per tornare in Italia deve ripercorrere le rotte dei migranti. "Spero tanto che abbia il tempo di vederlo anche Salvini, tra un rosario baciato in pubblico e uno scimmiottamento del Papa sulle nevi", ha scritto il giornalista.