Come dimostrano ampiamente gli ultimi sondaggi politici, la battaglia tra i tre principali partiti del panorama politico nazionale si fa, di mese in mese, sempre più serrata e senza esclusione di colpi. La Lega di Matteo Salvini lotta per imporsi rispetto ai partiti che compongono l'attuale esecutivo; mentre l'alleanza di governo Pd-M5S, appunto, si ritrova ad affrontare numerosi banchi di prova, tra le frequenti dichiarazioni di Zingaretti e le recenti dimissioni di Di Maio.

Approfondiamo nel dettaglio i risultati della Supermedia YouTrend dei Sondaggi politici elettorali, relativi al 23 gennaio.

Sondaggi politici: Lega in testa, seguono PD e M5S

Nelle scorse ore Agi ha pubblicato la consueta Supermedia elaborata da YouTrend dei sondaggi politici elettorali.

La Lega risulta in testa con il 30,8% delle preferenze, sebbene sia in lieve calo rispetto alla rilevazione del mese scorso (-0,4%); il Partito Democratico si attesta al secondo posto con il 19,3%, in aumento dello 0,6% rispetto a dicembre 2019; mentre il Movimento 5 Stelle, secondo gli ultimi sondaggi politici, soprattutto dopo le dimissioni del suo leader Luigi Di Maio, scende sotto il 16%, precisamente al 15,7% (-0,6% in un mese).

Sondaggi elettorali: cresce Fratelli d'Italia, ferma Forza Italia

Prosegue intanto l'ascesa praticamente inarrestabile del partito guidato da Giorgia Meloni: anche dalla media di queste ultime indagini sondaggistiche risulta che Fratelli d'Italia sia ormai prossimo a toccare l'11% (precisamente il 10,9%, con un +0,3% rispetto al mese scorso), un risultato che solo fino a poco tempo fa sarebbe stato quasi impensabile.

A farne le spese è probabilmente Forza Italia di Silvio Berlusconi che, al contrario, rimane bloccato al 6,5% senza dare alcun segnale di crescita.

Supermedia YouTrend per i partiti minori

Per quanto riguarda i cosiddetti "partiti minori", la media degli ultimi sondaggi politici elettorali vede Italia Viva di Matteo Renzi perdere mezzo punto percentuale rispetto al mese precedente e fermarsi al 4,3% dei consensi.

La Sinistra, in calo dello 0,2%, si attesta invece al 2,7% delle preferenze. Per quanto riguarda l'area liberale, Più Europa guadagna mezzo punto percentuale rispetto a dicembre e raggiunge il 2,1%, dietro al partito Azione di Carlo Calenda che sale al 2,3%; chiudono i Verdi con il 2,0% delle intenzioni di voto.

E proprio i due competitor liberali ed europeisti, mezzo punto alla volta, tolgono preferenze al partito di Matteo Renzi, allontanandolo sempre di più dalla soglia di sbarramento, che sarebbe fissata al 5% nel testo di riforma della legge elettorale depositata recentemente alla Camera.