Laura Boldrini, in un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera nell'edizione del 2 febbraio, ha inteso delineare quelle che, a suo avviso, dovrebbero essere le priorità del Partito Democratico. Linee guida precise, finalizzate a dare risposte a determinate categorie, tra cui giovani. In particolare ha lasciato intendere che, oggi, definire bamboccioni chi non può uscire di casa potrebbe essere inopportuno, alla luce di quelle che sono le condizioni di chi è costretto ad andare a vivere solo con affitti proibitivi. Soprattutto in una situazione economica quasi asfittica, come quella che si vive oggi nel mondo occupazionale.
Tra le categorie per le quali Laura Boldrini usa sempre un'attenzione particolare ci sono anche le donne.
Attenzione per le donne di Laura Boldrini
Secondo Laura Boldrini bisogna valutare un dato che, oggi, vede l'Italia sensibilmente indietro nelle percentuali di occupazione per il lavoro in rosa. Oggi nel Bel Paese le rilevazioni statistiche mettono in evidenza che si registra solo il 50% di individui di sesso femminile che lavorano. Si tratta di dati che risultano sensibilmente al di sotto di quella che è la media dell'Unione Europea. Nel computo generale di tutti paesi dell'Ue, infatti, si arriva al 62% di donne impegnate nel mondo del lavoro. Per loro la parlamentare del Partito Democratico è pronta a proporre quello che le definisce "un piano straordinario per rilanciare occupazione ed imprenditoria femminile".
Laura Boldrini pensa ad aiutare i giovani sulla casa
Un progetto ambizioso quello di Laura Boldrini, almeno quanto quello che si pone come obiettivo quello di rendere meno difficile la vita dei giovani. Sottolineando come, al momento, le classi anagrafiche più 'verdi' del Paese convivano con una precarietà gravosa, la deputata ha manifestato l'intenzione di ridargli speranza.
A suo avviso non ci sarebbe solo l'aspetto occupazionale da tenere ben presente, ma anche quello relativo alla casa. Per questo punto rivela di avere una proposta concreta, ossia un contributo finalizzato a rendere meno pesante il pagamento di un affitto. "Li chiamiamo - ha evidenziato - bamboccioni, ma se un posto letto costa 500 euro, come fanno ad essere autonomi?".
In un'Italia in cui la legge di Bilancio e gli eventuali investimenti devono essere sempre misurati nel dettaglio, la domanda spontanea è chiedere, eventualmente, dove si andrebbero a prendere i fondi. Un interrogativo per il quale Laura Boldrini ha già la risposta: "Si potrebbe reintrodurre l'Imu sulla prima casa per chi ha ingenti patrimoni immobiliari".
Potrebbe essere una prospettiva destinata a far storcere il naso a qualcuno, ma l'ex presidente della Camera ha ben chiaro un principio: "La giustizia sociale passa anche per una fiscalità progressiva, come dice la Costituzione".