Giorgia Meloni e Nicola Zingaretti, attraverso Twitter, sono stati protagonisti di un botta e risposta riguardante il problema dell'odio. In particolare il leader del Partito Democratico si è espresso negativamente rispetto alla negazione del problema da parte della leader di Fratelli d'Italia. In tal senso aveva citato l'esempio di Liliana Segre costretta a girare con la scorta. Giorgia Meloni, dal canto suo, ha inteso sottolineare come non accetta lezioni che provengono da un pulpito che sarebbe quello sbagliato come quello del Partito Demoratico.

Zingaretti dice che silenzio è complicità

Chi ritiene che, in questo momento, il Bel Paese non abbia un problema di 'odio' si sbaglia. È questo il messaggio che sembra trasparire dalle parole di Nicola Zingaretti affidate ad un tweet in cui tira in ballo la leader di Fratelli d'Italia. Il post si apre con un interrogativo, a cui lo stesso segretario del Partito Democratico fornisce risposta provando a fornire un esempio concreto teso ad avvalorare i propri concetti. A suo avviso Giorgia Meloni dovrebbe andare a dire che non c'è un problema d'odio in Italia a chi, sopravvissuto ad Auschwitz, è costretto a girare con la scorta. A ciò aggiunge il fatto la leader del centrodestra dovrebbe estendere il messaggio anche a chi, al momento, ha paura di eprimere le proprie idee o di essere se stesso.

La chiosa, inoltre, risulta piuttosto sibillina. "Il silenzio - conclude Zingaretti - è complicità". Velato, ma non troppo, il riferimento al fatto che negare il problema non è una soluzione, ma anzi rischia di acuirlo.

Giorgia Meloni ricorda le alleanze del Pd

Giorgia Meloni, chiamata direttamente in causa, risponde con toni particolarmente duri nei confronti di Nicola Zingaretti.

Al segretario del Partito Democratico, in particolare, ricorda che sarebbero i loro alleati che renderebbero sbagliato il pulpito da cui proviene la predica rivolta a lei. "Governate - scrive - con odiatori seriali come il Movimento 5 Stelle, tacete sulle violenze nei centri sociali". La leader di Fratelli d'Italia, nei passaggi successivi, enumera altri punti che, a suo avviso, risultano compromettenti rispetto alla posizione del Pd sulla questione sollevata dal segretario.

"Andate - incalza - a braccetto con le Sardine, il cui odio puoi leggerlo sui social e con chi organizza convegni giustificazionisti sulle foibe e vorreste dare lezioni?". All'interrogativo arriva come risposta una conclusione abbastanza dura: "Non avete la statura". Non resta che aspettare per capire se arriverà una controreplica da parte del segretario del Partito Democratico.