È un Alessandro Sallusti particolarmente critico quello che, sulla prima pagina de Il Giornale, sottolinea come giorno dopo giorno ci sia un argomento che allontana le attenzioni dal problema principale del Paese. In Italia, a suo avviso, ci sono una situazione Politica ed economica gravi, ma ogni giorno diventa buono per parlare d'altro. È questo in parole povere il messaggio che sembra voler veicolare attraverso il suo articolo, al punto che il titolo appare piuttosto eloquente. "Canta che ti passa (la paura delle urne)" è l'intestazione scelta nel giorno in cui l'attenzione dell'Italia si sposta sul Festival di Sanremo, autentico fenomeno sociale e nazional-popolare.
Sallusti vede Sanremo come strumento di distrazione di massa
Alessandro Sallusti sottolinea come le preoccupazioni relative alle condizioni economiche del Paese siano state, negli ultimi mesi, spazzate via da problematiche che l'hanno fatta da padrone nel catalizzare l'attenzione. Gli episodi a cui fa riferimento sono abbastanza noti: la citofonata di Salvini alla famiglia tunisina alla periferia di Bologna e il coronavirus. "L'allarme sanitario del secolo - scrive il direttore - scommetto sta per passare in secondo piano oscurato dal Festival di Sanremo". Vicende che, almeno nell'opinione di Alessandro Sallusti, aiutano chi intende spostare il focus della popolazione da quelle che, a suo avviso, paiono essere questioni di importanza primaria per l'Italia.
La critica, neanche troppo velata, sembra destinata al Governo e alla maggioranza.
Sallusti: 'Il Festival è democratico come e forse più delle Sardine'
"Chissà - ironizza il giornalista - cosa ci si inventerà lunedì prossimo, a sipario calato sulle canzonette, per continuare a distrarre il popolo". La critica si fa via via sempre più diretta, pungente e scevra da qualsiasi possibile equivoco rispetto ai destinatari delle frecciate.
Scagliandosi contro chi oggi compone l'esecutivo, Sallusti pone in evidenza come l'attuale Governo e l'attuale parlamento abbiano "già stabilito il record di improduttività".
Un pensiero chiarito da quelli che sono alcuni dati di fatto messi in evidenza agli occhi del lettore. "Nessuna legge approvata, nessuno dei tanti dossier aperti mandati in porto".
Con un po' di insofferenza il direttore de Il Giornale pone in evidenza come, almeno nelle sue idee, non ci sia 'verso di liberarsi dei governanti incapaci". Per la settimana di Sanremo, Sallusti alza il tono della critica verso il Presidente del Consiglio e la sua squadra. "La ricetta sottoscritta da Palazzo Chigi sarà quindi: canta che ti passa". "Ti passa - incalza nell'editoriale - la paura del virus, della crisi e forse anche di Salvini, perché il Festival è democratico come e forse più delle Sardine".