L’emergenza Coronavirus si è da subito trasformata in una interminabile polemica politica, con il governo Conte messo sotto pressione da opposizioni e mass media, pronti a criticare ogni misura messa, o non messa, in campo dall’esecutivo per cercare di fronteggiare la diffusione del virus nel nostro Paese. Tra i critici più ostici dei giallorossi c’è, naturalmente, Matteo Salvini. Il leader della Lega non ha perso occasione per sparare bordate contro il Premier, chiedendo soprattutto un maggiore sforzo economico per evitare una ennesima recessione dell’economia italiana.

C’è anche chi, però, come Marco Travaglio, non ha digerito affatto l’offensiva salviniana, cercando di rendere pan per focaccia al capitano leghista. In un editoriale ‘di fuoco’ pubblicato sul Fatto Quotidiano il 3 marzo, infatti, Travaglio si dice sollevato dal fatto che, almeno, non ci sia ancora Salvini a Palazzo Chigi a fronteggiare il coronavirus.

Marco Travaglio contro Matteo Salvini: ‘Sollievo per non averlo al governo durante emergenza coronavirus’

La tesi esposta da Marco Travaglio sul suo giornale martedì 3 marzo è molto semplice: meglio che non ci sia Matteo Salvini a Palazzo Chigi a fronteggiare l’emergenza coronavirus. Un “sollievo” secondo il giornalista, il quale si chiede cosa sarebbe riuscito a fare il leader della Lega alla luce delle incredibili dichiarazioni rilasciate in questi ultimi giorni.

“Avrebbe chiuso porti e frontiere”, sarebbe uscito dal trattato di Schengen sulla libera circolazione in Ue, salvo poi “riaprire frettolosamente tutto” una volta scoperto che, così facendo, sarebbero stati i cittadini italiani a rimanere chiusi dentro e non gli stranieri ad essere chiusi fuori dal nostro Paese.

‘Salvini non ha la più pallida idea di cosa sia il coronavirus’

Non pago, prosegue Travaglio nella sua sarcastica analisi, Matteo Salvini sarebbe stato persino capace di rompere le “relazioni con la Cina” rilasciando dichiarazioni talmente gravi che, in confronto, quelle del governatore veneto Luca Zaia sui cinesi che mangiano topi vivi sarebbero sembrate un “gesto distensivo”.

Una volta resosi conto dell’enorme danno fatto, poi, il capitano, chiosa diabolico Travaglio, si sarebbe scusato in diretta Facebook “ingoiando un pipistrello vivo e limonando duro un poster di Xi Jinping”. Il giornalista passa poi in rassegna tutte le ultime dichiarazioni del leader della Lega sul coronavirus, tirando la conclusione che “non ha la più pallida idea di cosa sia”. L’unico suo scopo sarebbe, invece, quello di criticare Conte, qualsiasi cosa faccia o non faccia.

Travaglio stila la lista dei ‘virologi preferiti’ da Salvini

Insomma, un Matteo Salvini che nei suoi video “appare sempre più rubicondo”, prosegue nel suo attacco Marco Travaglio. Un leader politico che posta sui social “bandiere tricolori” per introdurre i video di quelli che il giornalista descrive ironicamente come gli “esperti economici della Lega e i suoi virologi preferiti”: Nicola Porro, Mario Giordano, Alessandro Meluzzi, Daniele Capezzone, Vittorio Feltri, Giuseppe Cruciani, Vittorio Sgarbi e Toni Capuozzo.

Per non parlare poi della presunta carenza di posti letto e mascherine in Lombardia durante l’emergenza coronavirus a causa della “sanità-modello creata negli anni di Formigoni&Lega a suon di tangenti e privatizzazioni”.