Il video satirico della pizza italiana al Coronavirus, mandato in onda dal canale televisivo francese Canal Plus, ha scatenato la reazione furiosa della Politica italiana, ma anche dei cittadini, indignati per una provocazione che, ai più, è sembrata assolutamente fuori luogo e di cattivo gusto. L’immagine di un pizzaiolo italiano che fa cadere il suo espettorato di colore verde su una prelibata pizza dopo un colpo di tosse è parso un insulto imperdonabile, oltre che un colpo basso al made in Italy proprio in un momento di grave difficoltà economica e sanitaria del nostro Paese.
Di fronte alle proteste tricolori, l’ambasciatore a Roma è stato costretto a scusarsi, accettando l’invito del Ministro egli Esteri Luigi Di Maio a mangiare una pizza insieme. Il video è stato rimosso dal sito web della tv transalpina, ma a difendere il diritto di satira dei francesi, anche sul coronavirus, è sceso in campo il vignettista Vauro parlando di un “diritto”.
Video della pizza al coronavirus rimosso dopo le proteste italiane
Come appena accennato, i responsabili di Canal Plus hanno deciso di rimuovere dal loro sito web il video incriminato della pizza al coronavirus dopo le vibranti proteste giunte dall’Italia. “Canal Plus si scusa con i nostri amici italiani per la trasmissione di una breve sequenza di pessimo gusto, soprattutto nel contesto attuale, facendo un riferimento caricaturale all’Italia in un programma satirico”, ha dichiarato un portavoce del gruppo televisivo francese.
Ma ormai troppo tardi, almeno secondo la maggior parte dei politici italiani, Matteo Salvini e Giorgia Meloni in testa. La leader di Fratelli d’Italia in un tweet aveva anche considerato “inaccettabile che alcuni Paesi chiedano per i prodotti italiani certificazione ‘virus free’, consapevoli che non esista alcun legame tra coronavirus e cibo, con l’intenzione forse di danneggiare il nostro export”.
Vauro difende il diritto alla satira dei francesi anche sul coronavirus
Insomma, il video della pizza italiana al coronavirus di Canal Plus ha rischiato di scatenare una crisi diplomatica tra Roma e Parigi. Crisi subito rientrata dopo le scuse dell’emittente. Ma polemica rinfocolata da Vauro. Intervistato da Adnkronos, il vignettista del Fatto Quotidiano cita l’attore Ugo Tognazzi per dichiarare: “Rivendico il diritto alla ca… anche per i francesi”.
Vauro ammette di non provare un “sussulto nazionale” dopo aver visto il video, e nemmeno per la sua rimozione dal web, visto che si tratterebbe semplicemente di un “filmato satirico alla Charlie Hebdo”, il noto giornale di satira francese finito nel mirino degli estremisti islamici per le sue vignette su Maometto.
Vauro contro i governatori leghisti Zaia e Fontana
Non pago di aver difeso il diritto alla satira dei francesi sulla pizza italiana al coronavirus, Vauro punta il dito contro Luca Zaia. “Ricordo che non un comico, non un satirico, ma un Presidente della Regione, ha sostenuto di aver visto video di cinesi mangiatori di topi vivi”, attacca facendo riferimento alle recenti dichiarazioni del Governatore leghista.
Ma mentre il video sulla pizza al coronavirus è stato rimosso dopo le scuse di rito, lui invece “non è stato rimosso”. Vauro ne ha anche per il collega di Zaia, Attilio Fontana. Il Governatore della Lombardia, a suo giudizio, avrebbe contribuito con il suo comportamento a far crollare la credibilità del nostro Paese quando ha vestito i panni di “attore protagonista di un filmato ormai diventato virale in cui maldestramente prova con doppio tentativo a mettersi una mascherina inutile”.