Paolo Gentiloni prova a rassicurare gli italiani sui rischi legati alla diffusione del coronavirus. Intervistato dal quotidiano Il Corriere della Sera, l'attuale Commissario europeo all'Economia dichiara che "l'Italia non verrà lasciata sola" dal resto dell'Europa e che si deve pensare, oltre a bloccare la diffusione del virus, a come rilanciare la nostra economia.

Rassicurazioni che, però, non hanno convinto Nicola Porro. Il giornalista, infatti, si scaglia contro l'ex Premier italiano, definendo "ridicola" la sua intervista e chiedendosi polemicamente cosa significhino in concreto le sue dichiarazioni.

Coronavirus, Paolo Gentiloni al Corriere: 'Italia non sarà lasciata sola'

"Coronavirus, Gentiloni: L'Italia non sarà lasciata sola e ora pensi al rilancio dell’economia". È questo il titolo scelto dal Corriere della Sera per l'intervista concessa da Paolo Gentiloni a Federico Fubini. L'ex Premier parla di situazione in continua evoluzione che porta a modificare giorno dopo giorno le previsioni sulla fine dell'epidemia di coronavirus e sul suo impatto sull'economia.

Secondo il Commissario all'Economia, infatti, lo scenario di un crollo, seguito da una rapida ripresa, non sarebbe più "molto probabile" e il rischio recessione sarebbe dietro l'angolo non solo per l'Italia, ma per il mondo intero. A questo proposito, però, Gentiloni ci tiene a rassicurare tutti sul fatto di stare facendo personalmente di tutto per cercare di convincere i nostri partner europei ad utilizzare tutti "gli strumenti a disposizione per difendere la crescita e il lavoro".

Porro sul coronavirus: 'Dramma collettivo mostruoso'

Insomma, secondo Paolo Gentiloni, da Bruxelles sarebbe arrivato un "messaggio di solidarietà, comprensione e vicinanza" attraverso la promessa di valutare la "richiesta italiana di far ricorso alla clausola delle 'circostanze eccezionali' sui saldi di finanza pubblica". Parole che, però, si scontrano con i dubbi di Nicola Porro.

Il conduttore di Quarta Repubblica, nella sua consueta Zuppa di mercoledì 4 marzo, parla del coronavirus come di un "dramma collettivo mostruoso" che nei prossimi mesi ci porterà ad avere "molti collegamenti internet e pochi rapporti umani", compresa l'assenza di baci e strette di mano. Insomma, "una specie di inferno in cui vivremo nelle prossime settimane, inferno giustificato dal rischio che questo virus si espanda.

E se si espande non siamo in grado di poter affrontare tutte le terapie intensive per le patologie che in alcuni di questi casi porta il coronavirus".

Il giornalista critica intervista di Gentiloni: 'La cosa più ridicola che si legge sui giornali'

Nicola Porro sottolinea anche che "oggi la cosa più ridicola che si legge sui giornali è l'intervista a Gentiloni, il nostro Commissario europeo, quello che durante i week-end non lavora. Per intenderci - attacca il giornalista - dice che l'Italia non sarà lasciata sola dall'Europa (sul coronavirus, ndr). Che cosa voglia dire 'l'Italia non sarà lasciata sola' sarebbe bene capirlo. Ma che vuol dire? - si domanda più volte con tono polemico - Io vorrei segnalare una cosa.

Se ci dicessero che l'Italia può arrivare al 2,4% di deficit, non è che l'Europa ci sta facendo una gentile concessione, siamo noi che stiamo mettendo debiti sui nostri figli. Chiaro? Stiamo tassando di più le future generazioni. Cioè non è che l'Europa prende dei soldi suoi o li crea e ce li dà".