Flavio Briatore non usa mezzi termini, come suo solito, per sparare bordate contro tutto ciò che non lo convince nella gestione della crisi economica e sanitaria. Stavolta, a finire inquadrati dal suo mirino mediatico, sono stati i virologi e i membri della task force guidata da Vittorio Colao che dovrebbe traghettare il Paese nella cosiddetta Fase 2. I primi, a detta del manager piemontese, dovrebbero passare più tempo negli ospedali, invece di occupare quotidianamente le Tv confondendo le persone con troppe dichiarazioni.

I secondi, invece, con la sola esclusione di Colao, sarebbero tutte persone che non hanno "mai lavorato" in vita loro, "professionisti della Politica" messi lì dal Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, al solo scopo di indebolire l'ex ad di Vodafone.

Flavio Briatore attacca i virologi: 'Tutte le sere sette o otto fenomeni in Tv'

Giovedì 16 aprile, Flavio Briatore pubblica un video nel quale condivide qualche riflessione personale sulla attuale situazione di emergenza sanitaria ed economica. Per prima cosa se la prende con quella che considera la sovraesposizione mediatica di medici, virologi e cosiddetti esperti. "Noi abbiamo scoperto tutti questi dottori, i virologi, che prima non sapevamo neanche che esistessero, e questi qui non so quando sono negli ospedali perché li vedo sempre in televisione e ognuno dice una cosa diversa - attacca a testa bassa - ma qui parliamo di salute e di persone stressate. È possibile che non ci sia una voce unica che parli alla gente?

Tutte le sere ne abbiamo sette o otto di questi fenomeni in Tv e ognuno dice le cose più disparate. Prima non esistevano, adesso impazzano dappertutto. Solo in Italia accade, in Francia il Governo e l'Istituto della Sanità parlano e tutti gli altri ascoltano. Qui invece confondiamo le idee a tutti quanti. Ogni giorno ci parlano di medicine che verranno, di cosa si può o non si può fare.

È un gran casino. Stessero zitti, stessero negli ospedali, invece di stare davanti alle televisioni tutto il giorno a confondere la gente".

Il mirino di Briatore si sposta sulla task force

La seconda riflessione di Briatore riguarda la possibile entrata nella cosiddetta Fase 2 e il ruolo che sta già svolgendo la task force guidata dal manager Vittorio Colao.

"Abbiamo questo gruppo per la partenza, con in testa Colao, formato da scienziati, psicologi, professori, dottori - si prepara a sferrare il colpo - insomma, c'è di tutto, meno chi ci serve. Non c'è un imprenditore, un industriale, qualcuno che si occupi di turismo. Ma vi rendete conto che il turismo è in ginocchio? Che milioni di persone staranno a casa?".

Il manager se la prende anche con Conte

Ma la furia di Flavio Briatore non si placa. "E Conte ha messo attorno a Colao tutto questo gruppo (17 membri, ndr) per indebolirlo, di professionisti della politica, sempre gente che non ha mai lavorato un'ora", accusa il Premier senza girarci troppo attorno.

Vittorio Colao, invece, sarebbe "uno bravo però dovrebbe dire 'o vado via o mi date il potere' perché non hanno proposto niente.

Questo è ciò che abbiamo in questo momento - conclude Briatore - tutti soloni, sembra di vivere in un mondo di matti dove nessuno ti dice esattamente cosa fare. La gente non ha soldi, le famiglie non riescono ad arrivare a fine mese".