Claudio Borghi e la Lega non hanno spostato di una virgola il loro pensiero rispetto al fatto che il Mes possa rappresentare un salvagente per l'Italia in piena emergenza sanitaria ed economica. Non credono all'ipotesi che il Meccanismo Europeo di Stabilità, anche senza condizionalità, rappresenti un scenario favorevole per la politica e l'economia italiana. Allo stesso modo, non appartengono certo alla corrente politica di Romano Prodi, intervenuto in merito in una diretta Instagram con la Bologna Business School. L'ex premier si è espresso in maniera favorevole rispetto all'ipotesi che il Mes, sgravato delle contestate condizioni, possa rappresentare una risorsa per l'Italia.

Un'opinione che, secondo il deputato leghista, rappresenterebbe la conferma delle sue idee.

Prodi dice 'sì' al Mes, ma non a quello originale

Negli ultimi giorni, si è discusso della possibilità che il Mes possa rappresentare uno strumento da cui l'Italia potrebbe attingere una linea di credito finalizzata a sostenere le ingenti spese sanitarie del periodo. Un flusso di denaro che, però, arriverebbe senza condizionalità. E' noto che utilizzare il Fondo Salva Stati abbia come rovescio della medaglia la possibilità che, in caso di mancato mantenimento degli impegni nel tempo, la possibilità di perdere parte della sovranità politica ed economica con l'intervento della così detta 'troika'. Senza condizioni, però, per Romano Prodi cambierebbe tutto.

Romano Prodi ha ammesso il fatto che il Mes così come era stato pensato porta un Paese in crisi a rischiare ciò che ha definito una 'libertà vigilata'. Un'eventualità, anche a suo avviso, da evitare. Tuttavia, ha messo in rilievo una conquista politica ottenuta nell'ultima riunione dell'Eurogruppo. "Si è ottenuto - ha evidenziato - il discondizionamento".

Borghi ironizza sulla benedizione di Prodi sul Mes

Ciò che potrebbe attrarre, secondo Romano Prodi, l'Italia, sarebbe un finanziamento da ripagare un con basso interesse e a lunghissimo tempo. "Beh - ha chiosato - insomma, a caval donato, non si guarda in bocca". Nonostante i punti favorevoli elencati da Prodi, Claudio Borghi non ha certo cambiato la sua opinione.

Anzi il fatto che un avversario politico di lungo corso come l'ex presidente della Commissione Europea abbia benedetto l'utilizzo del Mes senza condizionamento, acuisce la sua percezione negativa della cosa. "Direi - ha detto - che questo chiude il dibattito". Un'affermazione sarcastica che mira a delegittimare il pulpito di Prodi e, allo stesso modo, conferma la tesi della Lega secondo cui non è immaginabile che possa esistere una versione light del Meccanismo Europeo di Stabilità.