Si riaccende la polemica sull'acquisto di cacciabombardieri F35, con il Movimento 5 Stelle che proprio in questi giorni ha depositato un'interrogazione al Senato. L'obiettivo è quello di chiedere al Ministro della Difesa Guerini una moratoria di un anno sulle spese per gli aerei militari.

La questione era già emersa nell'ottobre scorso, e ancora una volta era stata sollevata dai pentastellati. In particolare, i malumori erano emersi dopo l'incontro bilaterale di Palazzo Chigi che Giuseppe Conte aveva tenuto dapprima con il segretario di Stato americano Mike Pompeo e successivamente con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. In entrambe le occasioni, al centro dei confronti c'era stata la richiesta di un impegno maggiore dell'Italia nelle spese militari.

Pompeo aveva chiesto soprattutto la prosecuzione del piano d'acquisto di 90 caccia F35 (dell'azienda americana Lockheed Martin) siglato in un accordo internazionale. Dopo il vertice, i giornali nazionali avevano sostenuto che Conte avrebbe confermato l'acquisizione di nuovi aerei. Da qui era emersa la prima protesta del M5S da sempre contrario al programma militare sui caccia.

In quell'occasione, il Governo aveva deciso di sospendere la procedura, almeno fino alla fine di novembre quando il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini aveva fatto partire un ordine di acquisto di 27 aerei F35 dopo i 28 già ordinati dalla Ministra Roberta Pinotti della precedente maggioranza gialloverde. Da quel momento la questione era rimasta in sospeso, fino a quando in questi giorni non è tornata in auge con la mozione rivolta dai grillini a Guerini.

M5S propone di destinare le spese per gli F35 ai corpi sanitari

"Eravamo obbligati alla seconda fase d'acquisto e ora ne dovremmo ordinare altri 35 dei 90 totali, ma stavolta siamo agguerriti", ha dichiarato a La Stampa Gianluca Ferrara, capogruppo Commissione Esteri al Senato del Movimento 5 Stelle.

I pentastellati il 27 aprile hanno depositato un'interrogazione al Senato per chiedere al Ministro Guerini (Partito Democratico) di bloccare almeno temporaneamente l'ordine di acquisto degli aerei militari.

Sono 49 i firmatari grillini del documento, tra i quali il primo firmatario Gianluca Ferrara, il capogruppo Gianluca Perilli e il presidente della Commissione antimafia Nicola Morra.

Il M5S ha chiesto al Ministro della Difesa innanzitutto una moratoria di un anno sulla spesa per l'acquisizione degli F35. Inoltre, ha proposto che le risorse destinate ai caccia vengano reindirizzate al rafforzamento dei corpi sanitari della Marina, dei Carabinieri, dell'Esercito e della Croce Rossa.

Infine è stato proposto anche di rivalutare l'intero programma: "Se smettiamo di comprare gli F35 non non c'è nessuna penale - ha dichiarato Gianluca Ferrara a Il Fatto Quotidiano - è tutta questione di volontà Politica. Con 30mila morti e 200mila contagi - ha proseguito - dobbiamo rimettere al centro altre priorità. Oggi le guerre contro cui dobbiamo combattere provengono dai virus e dal cambiamento climatico, non certo dalle bombe atomiche".

Alfieri (PD): 'Non vanno prese iniziative unilaterali'

In contrapposizione alla mozione del M5S, gli esponenti di Italia Viva e del Partito Democratico si "rifiutano a priori" di riaprire una discussione sugli F35. Il dem Alessandro Alfieri è stato uno dei primi a bocciare la proposta: "Tutti gli argomenti delicati, riguardanti gli impegni internazionali presi dal Governo - ha affermato a La Stampa - vanno prima concordati all'interno della maggioranza, non vanno prese iniziative unilaterali".

Infine ha ricordato che, qualora l'Italia ritirasse l'ordine di acquisto degli aerei militari: "Andrebbe incontro al pagamento di una penale".