Massimo Cacciari ha rilasciato una lunga intervista a Corrado Formigli a Piazzapulita. Nel corso della trasmissione andata in onda su La7 sono stati analizzati da Cacciari tutti gli aspetti critici della cosiddetta fase 2 messa in campo dal governo Conte. Sollecitato dalle domande di Formigli, l'ex sindaco di Venezia ha anche espresso le sue prospettive per la fase 3 (ovvero quello che ci dobbiamo aspettare per l'autunno).

Tutte gli aspetti critici della fase 2 secondo Cacciari

In queste ultime settimane Massimo Cacciari, in più occasioni, ha espresso tutti i suoi dubbi e critiche verso la fase 2 e tutte le azioni collegate messe in campo dal governo Conte.

Durante l'intervista ha definito il calendario delle riaperture a partire dal 4 maggio come un sistema a macchia di leopardo, chiedendo inoltre “per quale motivo un settore sarebbe in grado di ripartire e un altro no?” e sottolineando, tra l’altro, che ci sarebbero una serie evidenti di contraddizioni sulle riaperture e sui criteri adottati nel nuovo dpcm. Mentre invece ci sarebbe bisogno, in questa fase dell’emergenza sanitaria, di regole precise. A questo proposito, Cacciari ha sostenuto, articolando meglio il suo pensiero, la necessità di mettere in campo norme di sicurezza tassative e controllabili; sottolineando, inoltre, che le autorità dovrebbero avere più fiducia sull’intelligenza delle persone e sulla capacità di intraprendere azioni di auto-protezione.

L'ex esponente del Pd ha affermato, infine, che non sia possibile che la vita delle persone venga decisa per decreti, ma che sia necessario ripristinare il ruolo del Parlamento.

Sulla fase 3 'molte ombre e un solo spiraglio di luce'

Durante l’intervista Formigli gli ha mostrato una serie di servizi per illustrare tutte le grandi difficoltà che stanno vivendo imprenditori e gestori di hotel e ristoranti.

Cacciari, consapevole della gravità della situazione causata dal protrarsi delle restrizioni e mancate riaperture, ha lanciato l’allarme affermando che ci potremmo ritrovare presto sul ciglio di molti conflitti sociali che rischiano oltretutto di diventare ingovernabili.

Infatti, secondo Cacciari i veri drammi si dovranno affrontare nella fase 3 e riguarderanno tutto il Paese, poiché in autunno il governo dovrà elaborare la Legge Finanziaria in una situazione di riduzione dell’imponibile e della ricchezza prodotta.

A questo punto si potrebbe palesare anche un cambio alla guida del governo con la sostituzione di Conte con Mario Draghi.

Pertanto, per scongiurare anche scenari peggiori Cacciari si è augurato che “questo governo sia capace, affronti la questione drammatica del conflitto tra potere centrale e regioni”.

In conclusione dell'intervista, sollecitato da Formigli, Cacciari ha illustrato anche la sua ricetta per contrastare gli effetti devastanti delle crisi: liquidità immediata (come fatto ad esempio in Svizzera); interventi concreti sul piano fiscale; un adeguamento delle norme europee a contrasto dei paradisi fiscali interni all'Unione Europea stessa; patrimoniale.