Finita l'emergenza e la fase 2, il governo Conte potrebbe faticare a reggere. È il pensiero di Massimo Cacciari che, in un'intervista rilasciata ad Affari Italiani, ha offerto la sua analisi di quello che potrebbe essere lo scenario politico nel breve termine. Dalle parole del filosofo si evince come l'attuale esecutivo potrebbe lasciare spazio ad una nuova classe dirigente, con un leader scelto da Sergio Mattarella. Il nome più accreditato, anche secondo Cacciari, resta quello dell'ex presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi.

Cacciari vede nella fine della fase 2 un possibile momento di tensione

L'ipotesi che il dopo Conte si possa configurare in un governo di unità nazionale non sarebbe sinonimo di risoluzione dei problemi secondo Massimo Cacciari. A chiare lettere fa capire che aggiungere Matteo Salvini e Silvio Berlusconi ad una maggioranza non sarebbe sinonimo di un migliore funzionamento del Paese che, al momento, fatica ad erogare i soldi a chi ne avrebbe bisogno per effetto della crisi economica. Tuttavia, il filosofo ed ex Sindaco di Venezia appare sicuro del fatto che la cessazione dell'allarme sull'emergenza sanitaria aprirà nuovi scenari a livello politico. La conclusione della cosiddetta "fase 2", auspicando che si concretizzi il prima possibile, genererebbe il caos o quasi.

"Si scateneranno - fa sapere - proteste di ogni genere e ci sarà l'arrembaggio ai pochissimi soldi disponibili. A quel punto sarà davvero durissima per questo governo".

Mario Draghi l'ipotesi più accreditata da Cacciari

Un'eventuale situazione di tensione Politica o sociale a livelli insostenibili chiamerebbe in causa il Presidente della Repubblica.

Secondo Cacciari potrebbe concretizzarsi uno scenario simile a quello che, qualche anno fa, portò alla formazione dell'ultimo governo tecnico della storia repubblicana. "Il punto nuovo e di svolta - sottolinea - potrebbe essere l'ingresso in campo del Quirinale e Mattarella si potrebbe inventare qualcosa come fece Napolitano con Monti".

In sostanza il capo dello Stato potrebbe individuare una figura unitaria sorretta da tutto il Parlamento. Molte opinioni, rispetto a quest'eventualità, portano a Mario Draghi. Idea condivisa da Massimo Cacciari: "Non vedrei chi altro francamente".

Il nome dell'ex presidente della Banca Centrale Europea era già stato avanzato da schieramenti dell'opposizione come la Lega di Matteo Salvini. Non resta che attendere per capire se Giuseppe Conte ed il suo governo resteranno in sella o Mattarella sarà chiamato a prendere una decisione per il Paese. Le strade, in quest'ultimo caso, sono essenzialmente due: incaricare una persona di formare un nuovo governo da sottoporre a nuova fiducia o mandare il Paese alle elezioni.