Fa discutere la proposta di un Recovery Fund da 500 miliardi, lanciata in maniera congiunta dal presidente francese Emmanuel Macron e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel. A mostrare forte perplessità Politica sulla soluzione trovata da Francia e Germania al problema della crisi economica che sta flagellando i Paesi Ue dopo l'esplosione della pandemia di coronavirus, sono diversi partner europei.

Tra questi, i più riottosi sembrano essere Austria, Olanda, Danimarca e Svezia. Ma anche nel nostro Paese non mancano le voci contrarie all'accordo franco-tedesco.

È il caso del senatore ex M5S Gianluigi Paragone, secondo il quale l'intenzione di Merkel e Macron sarebbe quella di "farci pagare delle Tasse europee".

L'accordo tra Merkel e Macron sul Recovery Fund

Dopo il faccia a faccia avvenuto tra Angela Merkel ed Emmanuel Macron, Francia e Germania sembrano aver trovato una soluzione al problema del finanziamento delle attività commerciali ed economiche andate in crisi dopo lo scoppio dell'epidemia di coronavirus: un Recovery Fund del valore di 500 miliardi di euro. Lo scopo principale di questo provvedimento è quello di far confluire nelle casse degli Stati europei più colpiti dall'emergenza i fondi necessari per far ripartire le loro economie.

Austria contraria al Recovery Fund franco-tedesco: 'Prestiti non contributi'

Ma il contenuto di questo particolare tipo di Recovery Fund non piace molto ad alcuni Paesi membri dell'Unione. In particolar modo sono Austria, Olanda, Svezia e Danimarca a rendere pubbliche le loro rimostranze. Gli austriaci in particolare, per bocca del cancelliere Sebastian Kurz, si mostrano particolarmente scettici.

Lo stesso Kurz annuncia infatti una controproposta rispetto a quella formulata da Merkel e Macron. "Vogliamo essere solidali con gli Stati che sono stati duramente colpiti dalla crisi - dichiara il cancelliere austriaco - ma riteniamo che la strada giusta siano mutui e non contributi".

Anche Paragone dice no

Se molti membri della Ue, in particolare quelli del nord, si mostrano perplessi sul Recovery Fund, anche a casa nostra si stanno manifestando diversi mal di pancia politici.

Il più scontento di tutti sembra essere Gianluigi Paragone. Il senatore del Gruppo Misto commenta così la vicenda: "L'ultima idea firmata Macron-Merkel? Farci pagare delle tasse europee".

Secondo Paragone, in pratica, 500 miliardi di euro sotto forma di "bond comuni" sembrano essere al momento "l'unico possibile futuro sul quale ragiona l'Europa". Ma, denuncia il politico italiano, "gli indizi, riportati da varie testate sparse per l'Unione, fanno però supporre che tra le idee al vaglio una delle più forti sia quelle di una forma di inedita tassazione europea". L'intenzione di Merkel e Macron, conclude Paragone, è quella di "introdurre una nuova forma di tassazione europea".