Le polemiche sul ritorno in Italia di Silvia Romano hanno fatto irruzione anche nei luoghi della Politica italiana. Durante un dibattito svoltosi alla Camera dei Deputati nella mattinata di oggi, mercoledì 13 maggio, il leghista Pagano ha definito Silvia Romano una 'neo-terrorista'. A queste parole, nell'Aula è scoppiata una vera e propria bagarre che la Presidente Carfagna ha placato a stento.

Pagano: 'Quando è arrivata in Italia la neo-terrorista...' e in Aula scoppia la protesta

L'intervento di Alessandro Pagano è arrivato nel bel mezzo dell'illustrazione degli ordini del giorno in merito alla discussione sul decreto Covid-19.

Il deputato Pagano, in forza alla Lega, stava commentando i vari Dpcm promulgati durante i mesi dell'emergenza e ha deciso di fare riferimento anche alla cooperante rientrata in Italia domenica 10 maggio dopo un anno e mezzo di prigionia: "Questi Dpcm hanno, negli ultimi mesi, disciplinato anche le cose più inverosimili. Ad esempio il numero delle persone che possono presenziare a un funerale. Abbiamo assistito, in quest'ultimo periodo, a un funerale di un figlio della patria. Un poliziotto che è morto e al suo funerale c'erano solo 15 persone e nessuna autorità. Poi però abbiamo osservato che, quando è tornata la neo-terrorista (il riferimento è a Silvia Romano, ndr), visto che di questo si tratta.

Al Shabaab, come è risaputo, finanzia il terrorismo...". A queste parole si è alzata la protesta degli altri deputati, e in particolare di quelli del banco del Partito democratico. Pagano si è difeso asserendo che stesse citando quanto detto da un quotidiano.

Fiano: 'Calunnia', per la Carfagna è inaccettabile

Alle parole dell'esponente del partito di opposizione ha prontamente risposto Mara Carfagna, che in quel momento era la Presidente di turno: "Definire Silvia Romano 'neo terrorista' in quest'Aula è improprio e inaccettabile'.

Nonostante questo, però, Mara Carfagna ha dovuto più volte richiamare tutti all'ordine prima di ripristinare la calma. Successivamente Pagano ha precisato quello che voleva essere il suo messaggio, spiegando che voleva solo evidenziare il fatto che vi era stato un differente modo di porsi nei confronti di alcuni luoghi di culto, compresi quelli dell'Islam moderato.

A queste parole ha risposto Emanuele Fiano, deputato del Partito democratico, dichiarando che è inaccettabile calunniare una ragazza prigioniera di una banda di terroristi in assenza di qualsiasi prova di fatto. Fiano ha rimarcato che Silvia Romano è stata interrogata e che nulla è emerso e che dunque non è accettabile che venga tacciata di un reato secondo il codice penale italiano ed è inaccettabile che qualcuno pensi che in Aula ci si possa permettere di calunniare una persona che per 18 mesi è stata prigioniera dei terroristi.