Augusto Minzolini non gode di particolare simpatia professioanle nei confronti di Marco Travaglio. Torna, infatti, ad attaccarlo attraverso il suo profilo Twitter. Un post particolarmente duro quello della firma de Il Giornale che arriva nel giorno in cui il direttore de Il Fatto Quotidiano pubblica un editoriale nel quale si esprime sull'audio riguardante il Processo Mediaset.

Travaglio contro Berlusconi sul caso dell'audio del magistrato

L'ex magistrato di Cassazione Amedeo Franco in un'intercettazione audio di un colloquio diffusa da Quarta Repubblica racconterebbe il fatto che Silvio Berlusconi si trovò di fronte a ciò che ha definito "un plotone d'esecuzione".

Secondo Marco Travaglio la diffusione di quelle registrazioni sarebbero per il leader di Forza Italia un clamoroso autogol. Nell'articolo la definizione che si trova di Berlusconi è quella di "un delinquente seriale che i giudici li paga o li induce a delinquere". Parole che confermano lo storico e scarso feeling tra Marco Travaglio e il leader di Forza Italia. Marco Travaglio dà inoltre l'idea di non credere all'ipotesi di un magistrato che firmò la condanna, per poi correre dal Cavaliere per dire che non era d'accordo. "La dice lunga - si legge nell'editoriale- sulla serietà, sulla correttezza e attendibilità". Travaglio nel suo editoriale aggiunge che lo stesso Franco, in qualità di relatore, partecipò alla stesura delle 208 pagine in cui erano riportate le motivazioni della condanna.

Aggiungendo, inoltre, che tutti e cinque i giudici firmarono il documento, siglandolo pagina per pagina "207 volte a testa", puntualizza il giornalista. Secondo Travaglio, quanto avvenuto dimostrerebbe semmai il coraggio del presidente Esposito e degli altri tre di condannare Berlusconi "resistendo - scrive Travaglio - a indicibili pressioni politiche".

Secondo il giornalista all'epoca chi spingeva per l'assoluzione lo faceva al grido di "Salviamo il governo Letta-Napolitano".

Minzolini a muso duro contro Travaglio

Augusto Minzolini ha pubblicato un post in cui non le ha mandate a dire a Marco Travaglio. In particolare ha parlato di "mutazione della faccia di c..." del collega.

Il riferimento va ad un presunto trasformismo che addebita a Travaglio. Non a caso parla della sulla sua trasformazione "da giornalista a legale del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte e magistratura". Considerazioni che portano l'ex direttore del Tg1 ha indirizzare un'accusa pesante nei confronti di Marco Travaglio. "Lui - tuona - è l'utilizzatore finale del meccanismo perverso che ha messo alle corde il Paese". "Un gioco - ha chiosato - troppo scoperto e Travaglio presto sarà l'avvocato delle cause perse".