Lorenzo Pregliasco di Youtrend ha fatto il punto relativo ai sondaggi elettorali. Nel corso della trasmissione Omnibus di La 7 ha svelato quella che è la supermedia delle rilevazioni che misurano il consenso dei vari partiti. Le variazioni sono state valutate nel confronto tra le percentuali del 3 luglio e quelle di due settimane fa. Numeri che potrebbero diventare importanti qualora dovesse aprirsi una crisi di governo tale da determinare la scelta di Mattarella di tornare alle urne. Quello che, al momento, emerge è una certa stabilizzazione delle forze in campo, alla luce del fatto che le variazioni risultano in molti casi minime.

Gli equilibri, per il momento ed in attesa di nuove evoluzioni, si possono dire stabili. Almeno secondo quello che dicono le rilevazioni del consenso rese pubbliche da Omnibus.

Sondaggi: i piccoli partiti crescono

Sono quasi tutti in leggera crescita i partiti che, al momento, risiedono al di sotto del 5%. La Sinistra, ad esempio, fa segnare un +0.2% che la porta fino al 2,7%. Leggermente inferiori sono invece gli incrementi di altri partiti come Azione che con il +0,1% arriva al 2,7% e di Italia Viva. Lo schieramento che fa capo a Matteo Renzi guadagna lo 0,1% e si assesta al 3,2%.

Lega torna in crescita

E' una flessione, invece, l'andamento che caratterizza Forza Italia. Il partito di Silvio Berlusconi perde lo 0,4% e adesso varrebbe il 4,8%.

Fratelli d'Italia, il partito che sembra quello in maggiore uscita in base ai trend egli ultimi mesi, fa segnare una battuta d'arresto. La perdita, seppur minima dello 0,1%, lo fa scendere al 14,6%. Non c'è variazione, invece, per il Movimento 5 Stelle. Lo schieramento pentastellato resta fermo al 16,1%.Lo stesso Pregliasco nel corso di Omnibus ha sottolineato come oggi i due partiti duellino per la terza posizione, ma partendo da posizioni diverse.

Alle politiche del marzo 2018 il M5S era al 33% e Fdi al 4%.

Sondaggi politici: M5s e Fdi a contatto

Storia diversa, invece, per il maggiore alleato di governo dei grillini. Il Partito Demcoratico perde lo 0,3% e passa dal 20,2% al 20,5%. Si allarga, perciò, la forbice con la Lega. Lo schieramento che fa capo a Matteo Salvini torna a mostrare il segno a fianco della propria variazione.

Il Carroccio ottiene il +0,2% e passa dal 25,6% al 25,8%. Numeri positivi che, però, al momento restano lontani dai periodi in cui il mondo leghista stava stabilmente attorno al 30%. Di buono per il Carroccio c'è che resta il primo partito e con un margine ancora ampio sulla seconda posizione occupata dai dem. I dati del partito di Matteo Salvini si stabilizzano, perciò, attorno ai numeri di più o meno due anni fa.