Gli atti del Comitato Tecnico Scientifico in relazione all'emergenza coronavirus restano secretati e la Lega insorge. Accade in Senato, dove il Carroccio manifesta a chiare lettere il malcontento per quello che è stato il comportamento del governo di fronte alla richiesta di rendere pubblici i documenti. Un diniego che, secondo i leghisti, dà adito a pensieri su presunti dettagli nascosti da parte dell'esecutivo.
Vicenda finita al Consiglio di Stato
Nel mese di luglio la Fondazione Einaudi aveva fatto istanza presso il Tar del Lazio affinché si esprimesse sull'opportunità che il governo tenesse nascoste le relazioni sule riunioni del Comitato Tecnico Scientifico.
Si tratta di quei vertici in cui esperti e Politica si incontravano per prendere decisioni relative alle misure da mettere in atto nel momento in cui ha iniziato a palesarsi l'emergenza. Il tribunale amministrativo della Capitale aveva disposto che il governo dovesse renderli pubblici. Tuttavia, l'esecutivo ha impugnato la sentenza e ha scelto di ricorrere al Consiglio di Stato. Quest'ultimo, in attesa del collegio previsto per il 10 settembre, ha scelto che fino ad allora gli atti potranno restare secretati. Tuttavia, in attesa di una sentenza che potrebbe anche essere sfavorevole per il governo, non mancano le polemiche. Le più forti arrivano dalla Lega che, in Parlamento, ha manifestato tutto il proprio dissenso per la condotta del governo.
Atti secretati coronavirus: duro intervento di Romeo, poi Lega furente
Tra la Lega ed il governo non corre buon sangue a livello politico. Le ultime frizioni tra il Carroccio e i vertici dell'esecutivo hanno riguardato la prosecuzione dello stato d'emergenza fino al 15 ottobre. Una circostanza che ha portato gli esponenti leghisti ad attaccare il modo di agire di Conte, al punto da considerare le azioni di Conte quasi non in linea con la democrazia. "È meglio chiamarla democratura - evidenzia il leghista Massimiliano Romeo in Senato - o dittatura sanitaria".
Dure anche le considerazioni in relazione agli atti secretati. "Questi tecnici - chiede - consigliavano il governo o ordinavano? Noi questo lo vogliamo sapere". "Magari - prosegue - ci sbagliamo, ma tutti questi atti secretati legittimano il sospetto che abbiate qualcosa da nascondere. Se uno non ha nulla da nascondere li rende assolutamente pubblici, a partire da un piano nazionale anti-pandemia di cui non conosciamo i contenuti".
Subito dopo l'intervento del senatore del Carroccio Massimiliano Romeo, la Lega ha esternato in maniera plateale il proprio malcontento per ultime vicende. "Cosa ci nascondente?" recita uno striscione esposto in aula, a cui si aggiunge un coro che reclama la verità.