Il governo ottiene dal Consiglio di Stato autorizzazione a tenere secretati fino al 10 settembre atti del Comitato Tecnico Scientifico in relazione all'emergenza Coronavirus. Una decisione criticata da Marco Rizzo. Il segretario generale del Partito comunista, nella rubrica Tre minuti in onda su Radio Radio, ha espresso tutte le sue perplessità per questa circostanza. Inoltre, ha rimarcato la necessità che gli italiani facciano valere il proprio diritto a venire a conoscenza del contenuto di quelle riunioni che hanno determinato decisioni che hanno coinvolto l'intera vita del Paese.

Tutto nasce da un'istanza della Fondazione Einaudi

Il Tar del Lazio aveva chiesto venissero resi pubblici. A essere oggetto della discussione sono gli atti del Comitato Tecnico Scientifico della Protezione Civile. Si tratta di documenti che svelerebbero le dinamiche e le discussioni che hanno portato alla decisione di adottare il lockdown in Italia. Il Tar del Lazio aveva chiesto che tutta la documentazione venisse resa pubblica, in seguito a un'istanza della Fondazione Einaudi di Roma. Il 22 luglio era arrivata la decisione. La sentenza, però, è stata impugnata dal governo presieduto da Giuseppe Conte. L'esecutivo, in seguito al giudizio del Consiglio di Stato, ha ottenuto al momento una vittoria.

L'organo ha deciso che gli atti potranno restare secretati, almeno fino al 10 settembre. Si, perché in quella data il convegno deciderà sulla strada da intraprendere, ma nel frattempo nessuno potrà avere accesso alla documentazione.

Coronavirus: le parole di Rizzo sugli atti secretati

Marco Rizzo sottolinea l'esigenza che gli italiani sappiano quello che è avvenuto.

"Dovremmo capire cosa è successo con questa pandemia. Possiamo sapere cosa è successo?".

Dentro quei documenti sarebbe racchiusi i verbali di quelle riunioni che hanno portato a decisioni epocali. "Erano discussioni a porte chiuse. C'erano i virologi, i medici e gli esperti. Erano tutte informazioni riservate, abbiamo diritto di conoscerle?"."La domanda - incalza - che io mi pongo: queste cose gli italiani hanno il diritto di conoscerle?"

A suo avviso sarebbe importante saperne di più per alcuni motivi precisi.

"Queste cose - afferma Rizzo - si mischiano con la Politica , con il potere, con i rapporti con l'Europa, con il governo e con il premier Conte che vuole stare a galla a tutti i costi". "Noi vorremmo conoscere la verità".

Il segretario comunista invito gli italiani a muoversi affinché si arrivi, in qualunque caso, a ottenere maggiori informazioni sul contenuto degli atti. "L'appello che noi vogliamo fare è di cominciare a protestare duramente, perché gli italiani deve avere il diritto di conoscere la verità su questa vicenda della pandemia e conoscere eventualmente le negligenze, le mancanze, le incapacità, i sotterfugi e chissà anche qualche magheggio che c'è stato".