Giorgia Meloni con un post apparso sul suo profilo Facebook commenta un servizio esclusivo di Repubblica. Il quotidiano, in un articolo a firma di Riccardo Luna, racconta come già lo scorso 12 febbraio ci fosse un dossier in cui venivano espresse le problematiche che il Coronavirus, avrebbe potuto causare in Italia..
Coronavirus: Repubblica ha avuto accesso agli atti
Per dare l'idea delle fasi temporali occorre fare un passo indietro. Il lockdown in Italia è stato disposto il 9 marzo. Il quotidiano fa riferimento a circostanze che si sviluppano in una fase precedente.
In particolare si fa menzione a quelli che sono stati i dati anticipati da Stefano Merler, esperto di modelli matematici applicati alle pandemie e ricercatore della Fondazione Kessler. Nell'articolo si racconta come avrebbe avuto un incontro il 5 febbraio con Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto Superiore di Sanità. In quell'occasione Merler sarebbe stato invitato a produrre uno studio ufficiale, arrivato lo scorso 12 febbraio. Sulla case di ciò che era accaduto in Cina si ipotizzava che in caso di arrivo del virus e basandosi su indici contagio R0 1,3 E 1,7 l'Italia avrebbe avuto tra i 200 ed i 400mila malati gravi di Covid e un fabbisogno di letti di terapia intensiva tra i 60 e i 120.000.
Cifre che ovviamente sarebbe dovute essere spalmate nel tempo e che avrebbero un creato, al momento del picco, un gap di 10.000 posti tra quelli necessari e quelli disponibili. Il quotidiano fa sapere che questo documento sarebbe stato ottenuto dopo giorni di intenso dialogo con il ministero della Salute e la Protezione Civile, partitolo scorso 13 maggio con una richiesta di accesso agli atti.
I dubbi sollevati dall'articolo riguardano cosa sia stato fatto dal 12 febbraio al 9 marzo. Ci si chiede se in quella fase si sia predisposto il sistema sanitario in modo da non farsi trovare impreparato e se siano state acquistate mascherine in previsione di ciò che era stato previsto.
Meloni attacca il governo Conte parlando di 'responsabilità'
I punti interrogativi restano. Giorgia Meloni, la cui opinione non può certo dirsi politicamente disinteressata, è invece più netta. "Insomma - afferma - era tutto prevedibile ( e previsto), ma nonostante questo il governo non ha fatto assolutamente nulla per contenere l'epidemia. Non ha fatto nulla per preparare il il nostro sistema sanitario alla tempesta che stava per arrivare e non ha fatto nulla per reperire mascherine e protezioni individuali". Secondo la leader di Fratelli d'Italia eventuali responsabilità penali sulla vicenda dovranno essere valutate dalla magistratura, diverso è invece il punto di vista su un ambito che maggiormente attiene all'ambito della leader di Fratelli d'Italia. "Di certo - ha chiosato - le responsabilità politiche sono chiare e lampanti e non possono restare senza conseguenze.