Matteo Salvini dovrà andare a processo per la vicenda Open Arms. Il Senato ha votato l'autorizzazione a procedere nei confronti del senatore ed ex leader della Lega. L'ex ministro dell'Interno, nell'agosto del 2019, aveva negato lo sbarco a una nave Ong che trasportava oltre cento migranti. Diciannove giorni in cui contraddistinte dallo scontro tra il Viminale che sposava la linea dei porti chiusi e realtà come Open Arms che invocavano il rispetto delle norme internazionali. Il portavoce Riccardo Gatti, sul profilo Facebook della Ong, ha espresso un pensiero sull'evoluzione della vicenda a livello parlamentare, manifestando una certa soddisfazione per l'evoluzione delle cose.
Il pensiero di Open Arms sulla vicenda
La contrapposizione tra le organizzazioni non governative che si occupano del salvataggio dei migranti e Matteo Salvini era divenuta una costante durante il governo di Lega e Movimento 5 Stelle. Un rapporto burrascoso, considerate le vicendevoli invettive che venivano lanciate. Nel video pubblicato da Open Arms, però, c'è soddisfazione per l'autorizzazione a procedere concessa al numero uno della Lega, ma si prova a spiegare che non è un'esultanza legata al destino del soggetto coinvolto.
Nel video si descrive quella fase in cui si era costretti a vagare per il Mediterraneo come un momento particolarmente gravoso sotto ogni profilo. "Tre settimane - narra il portavoce - in cui venivano violate le normative internazionali.
Quello che abbiamo fatto è proteggere in ogni momento la vita delle persone che avevamo soccorso e richiedere che venissero rispettati i loro diritti".
Open Arms: le parole su Salvini
Nel video, da parte di Open Arms, emerge la ferma intenzione di far notare come non c'è interesse politico dietro la propria posizione. "A noi - viene specificato - non interessa la testa di qualcuno.
Ci interessa che chi è al potere rispetti la vita e la dignità delle persone". L'idea spiegata è che, in quella fase, non ci fosse rispetto di ciò che i trattati internazionali e i codici del mare impongono di fare. Tuttavia, il punto di vista sul destino configuratosi per Salvini è chiaro.
"Siamo molto soddisfatti del voto del Senato e ci sarebbe dispiaciuto vedere il contrario.
Avrebbe voluto dire che c'era qualcosa che non andava".
"Finalmente - si sente nella prosecuzione - le istituzioni sembrano rispettare quello che noi difendiamo e le normative che difendono la vita umana".
E la chiosa è significativa: "Non si può sfruttare la sofferenza delle persone per interessi politici". Resta da capire se ci sarà una replica di Salvini.