Gianluigi Paragone, attraverso il suo sito ufficiale, spiega un possibile scenario che vede protagonisti Giuseppe Conte e Domenico Arcuri. In particolare, secondo quanto espresso dal senatore espulso dal Movimento 5 Stelle, il premier starebbe pensando ad un nuovo incarico per il manager oggi in carica come "supercommissario per l'emergenza coronavirus".

Arcuri è stato nominato da Conte

Domenico Arcuri, da amministratore delegato da Invitalia, è stato designato da Presidente del Consiglio come uomo chiamato a governare la fase emergenziale legata alla pandemia Covid.

Il fatto che oggi all'orizzonte potrebbe profilarsi una nuova nomina fa scattare un certo sarcasmo nelle parole di Gianluigi Paragone. Proprio quest'ultimo ha scritto sul suo sito un articolo intitolato: "Le mosse del premier sulle prossime nomine. Ecco la vera partita tra Politica e potere".

"Deve essere - si legge - scattato un vero e proprio amore tra il premier Conte ed il supercomissario Arcuri". Un'espressione che anticipa l'illustrazione della situazione in cui il premier starebbe pensando a scenari precisi per Cassa Depositi e Prestiti. "Ed è proprio lì - si legge ancora - che Conte starebbe pensando di piazzare Arcuri. Al vertice di CdP".

Secondo Paragone si tratterebbe di nomine attraverso cui si andranno a definire le future strategie dell'Italia.

Una partita che, sottolinea Paragone, Conte "intende giocare da protagonista".

Paragone cita articolo di Repubblica

Citando un articolo scritto da Giovanna Vitale su Repbublica, sottolinea come il disegno sarebbe quello di spostare Fabrizio Palermo (oggi a capo di Cdp) ad AccesCo, futuro network Tim e Open Fiber, che dovrebbe vedere la luce un mese prima della scadenza del mandato del manager.

Arcuri avrebbe così spazio per essere messo a capo di Cassa Depositi e Prestiti. Paragone, nell'articolo pubblicato, sottolinea come a mettersi di traverso rispetto a questo orizzonte potrebbe essere il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. Si legge sul sito: "Non è infatti un segreto che l’attuale capo di CdP, Palermo, abbia un filo diretto con lui e aspiri a restare al comando di Cassa. (...) Gualtieri e Palermo trovano l’appoggio sia del Pd che dell’ala Cinquestelle che fa capo a Di Maio. La nomina di Conte, dunque, sarebbe totalmente personale".