Giulia Bongiorno lancia una dura accusa contro il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. L’avvocato palermitano, che attualmente ricopre anche il ruolo di senatrice della Lega, rilascia alcune dichiarazioni esclusive al quotidiano Repubblica. Per prima cosa, rivela di essere risultata positiva al Coronavirus circa 10 giorni fa. Dopo aver manifestato pochi sintomi, ora Bongiorno rassicura sul fatto di stare bene e di stare continuando il periodo di isolamento in casa. Ma la paura è stata tanta, confessa. L’ex avvocato, tra gli altri, di Giulio Andreotti, punta il dito contro le condizioni delle aule dei tribunali dove si reca quotidianamente.
Durante le udienze, a suo dire, non verrebbero rispettate le misure di sicurezza anti contagio. Colpa di Bonafede, ne deduce l’esponente leghista.
Giulia Bongiorno positiva da 10 giorni a Covid-19
Contattata dal quotidiano Repubblica, Giulia Bongiorno ammette subito la sua positività alla Covid-19. Ma è il racconto del modo in cui sospetta di essersi contagiata che rischia di scatenare un’aspra polemica Politica. L’avvocato afferma di aver sentito già molti di casi di persone infettate dal coronavirus, nonostante avessero usato tutte le precauzioni. Non ci sono “indizi”, dunque, del luogo e del momento in cui avrebbero contratto il virus. Stessa cosa sarebbe accaduta anche alla senatrice che “una decina di giorni fa” è risultata positiva al test del tampone.
Fortunatamente, su di lei i sintomi della malattia si sono manifestati in modo lieve, rassicura Bongiorno che dice di stare bene adesso.
La denuncia di Bongiorno: ‘Esistono zone franche in cui è impossibile difendersi’
Subito dopo, però, Giulia Bongiorno, lancia la sua stoccata affermando che forse non riuscirà mai a scoprire in che modo si sia contagiata, ma di essere allo stesso tempo certa che "esistono zone franche in cui è impossibile difendersi”.
Il suo riferimento è alle aule dei tribunali dove lei si reca ogni giorno per svolgere il suo lavoro, e dove non sarebbe valso a nulla il suo scrupolo. Lei, infatti, ammette di avere sempre utilizzato tutte le precauzioni per evitare di ammalarsi: dal non prendere l’ascensore per paura dei droplet, agli “occhialoni a visiera” indossati sopra alla mascherina.
Bongiorno aggiunge di essere arrivata persino a trasferirsi in un’altra casa, quando ha saputo che un inquilino dell’immobile dove risiedeva era positivo.
La senatrice leghista accusa Bonafede: ‘Non ci ha protetto durante prima ondata e nemmeno adesso’
Ma tutti questi accorgimenti, aggiunge sconsolata Giulia Bongiorno, non sarebbero serviti a nulla, visto che nelle aule di tribunale non verrebbero rispettate le minime regole di sicurezza sul distanziamento e mancherebbe il ricambio d'aria. Le notizie di colleghi o magistrati malati già la aveva indotta a convincersi di avere la “sensazione che il cerchio” si stesse per stringere anche intorno a lei. L’unica alternativa per non contrarre il coronavirus sarebbe smettere di andarci, “ma la giustizia non può fermarsi”, riflette la senatrice della Lega.
Insomma, il coronavirus circolerebbe nelle aule dei tribunali italiani e il "pericolo di contrarlo è altissimo”, attacca Bongiorno che conclude poi la sua intervista puntando il dito contro il ministro della Giustizia in quota M5S: “Il ministro Bonafede non solo non ci ha protetto durante la prima ondata, ma non ci protegge nemmeno adesso”.