L'Italia potrebbe restare sempre divisa in zone: queste sono le prime ipotesi riguardanti il nuovo decreto che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte dovrà emanare entro il 3 dicembre 2020. Questo nuovo DPCM infatti dovrebbe entrare in vigore da venerdì 4 dicembre fino al giorno dell'Epifania, ovvero mercoledì 6 gennaio 2021.

Possibili misure del governo Conte

Il nuovo decreto, potrebbe concedere ai cittadini e titolari di negozi delle maggiori libertà, con la attenzione di non allentare troppo la presa, per non far ri-aumentare la curva epidemiologica e generare l'effetto Ferragosto (avvenuto procedendo con una apertura generale).

Secondo indiscrezioni infatti, tra le misure in esame, in vista delle festività, si ipotizza una deroga agli spostamenti: si potrebbe infatti andare a mangiare solo dai parenti più stretti, con un numero massimo di persone ancora da decidere. Rimarrebbero invece sempre possibili gli spostamenti attualmente autorizzati come: viaggi per motivi di lavoro, di salute e di necessità.

Altra misura che verrà discussa dal Governo per il prossimo DPCM, sarà un possibile spostamento del coprifuoco. Infatti un'intenzione non è quella di toglierlo completamente, ma di posticiparlo dalle ore 22:00, alle ore 23:00, e dopo le ore 24:00 nel giorno di Natale, per consentire le funzioni religiose e ad alcune attività commerciali di lavorare di più: i negozi tuttavia potrebbero rimanere aperti fino alle 22:00 e i bar fino alle ore 18:00.

Rimane ancora in discussione l'ora del divieto di uscire la notte del 31 dicembre.

Riguardo il settore vacanze, voci di corridoio affermano che non dovrebbe essere possibile andare in settimana bianca per non creare assembramenti. Per limitare ciò quindi, si provvederebbe ad aggiungere delle nuove restrizioni a impianti sciistici e località montane.

Le scuole

La ministra Lucia Azzolina, ha affermato che da gennaio l'idea è di riportare con cautela tutti gli alunni in classe: infatti ora nelle zone rosse si effettua la didattica a distanza dalla 2^ media, mentre nelle zone arancioni e gialle la D.A.D. è abilitata solo per le scuole superiori.

Regioni: non si potranno allentare le restrizioni

Per quanto riguarda le regioni, gli aggiornamenti ultimi sono che Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta restano zona rossa: questo è quello che il ministro Speranza ha firmato nell'ordinanza valida fino al 3/12. Rimangono invece arancioni le regioni Puglia e Sicilia. Questi colori, decisi dai numeri dei contagi regionali, potranno cambiare da un giorno all'altro, a seconda dell'andamento della curva epidemiologica.