La nuova variante del Coronavirus rintracciata in Inghilterra fa discutere. Secondo Walter Ricciardi, consigliere del Ministro Speranza, la maggiore velocità con cui circola rispetto alla versione tradizionale potrebbe rendere necessarie misure più restrittive. Lo ha spiegato in un'intervista rilasciata a Il Gazzettino dove è comunque stata ancora una volta confermata l'idea della scienza secondo cui la mutazione non dovrebbe inficiare l'efficacia dei vaccini che presto saranno somministrati su scala nazionale.

Vaccino anti-Covid: efficace anche contro virus mutato

"Ciò che mi fa arrabbiare - ha tuonato Ricciardi - ha detto il consigliere del Ministro Roberto Speranza - è che gli inglesi sapevano già da settembre che era in circolazione questa variante. Hanno taciuto, non ci hanno avvertito".

L'idea di Walter Ricciardi, espressa nell'intervista, si focalizza su quella che sarà la necessità di mettere in campo misure più restrittive qualora, come pare, il virus fosse già arrivato in Italia. "Ora - ha affermato - serve il lockdown. O comunque misure misure più severe" Secondo lo scienziato la necessità sarebbe diretta conseguenza della caratteristica fondamentale di questa nuova variante del coronavirus, ossia una capacità di circolazione che riuscirebbe a raggiungere una "velocità più alta circa del 70-80%" rispetto alla versione del virus che può essere considerata standard.

Variante Coronavirus: circolazione più veloce

Rispetto alla variante del virus ha aggiunto: "Sappiamo che ha tre mutazioni che consentono di penetrare meglio nella mucosa nasale". Non sembrano riscontrarsi grandi differenze sotto il profilo egli effetti. La sintomatologia clinica e le conseguenze ad un'infezione sarebbero perfettamente compatibili a quelle che da tempo contraddistinguono la Covid.

"La patogenicità - ha messo in evidenza Ricciardi - è la stessa, ma la virulenza è molto più alta".

Ricciardi: 'Temo che chiusure severe siano inevitabili'

"Io - ha evidenziato - sto predicando da tempo il lockdown più duro: ora, di fronte a questa nuova variante, che probabilmente è già in Italia, temo che chiusure severe siano inevitabili".

"Dobbiamo entrare nell'ottica - ha precisato - che questa sarà una battaglia di lunga durata".

Ricciardi ha, inoltre, manifestato riserve sulle misure restrittive che sono state disposte per il periodo festivo. A suo avviso le esperienze pregresse avrebbero dovuto indicare una direzione in cui si sarebbe dovuti andare verso disposizioni stringenti che sarebbero dovute durare più a lungo. In particolare, secondo il consigliere del Ministro Speranza, i dati empirici davano l'indicazione che per arrivare a strategie in grado di ostacolare in maniera efficace la propagazione del contagio sarebbe servito mettere in campo regole destinate a durare per almeno un mese, un mese e mezzo. Allo stesso Walter Ricciardi ha manifestato l'idea che la possibile riapertura delle scuole in presenza, prevista per il prossimo 7 gennaio, sia tutt'altro che scontata.

A suo avviso il virus circola ancora in maniera troppo intensa per immaginare subito dopo l'Epifania il ritorno tra i banchi degli studenti. Ciò che non lo ha convinto fino in fondo è stata la velocità con cui i territori sono passati da uno status epidemiologico ad un altro.